Il piano territoriale di coordinamento, predisposto e adottato dalla Provincia, determina gli indirizzi generali di assetto del territorio e, in particolare, indica:
a) le diverse destinazioni del territorio in relazione alla prevalente vocazione delle sue parti;
b) la localizzazione di massima delle maggiori infrastrutture e delle principali linee di comunicazione;
c) le linee di intervento per la sistemazione idrica, idrogeologica ed idraulicoforestale ed in genere per il consolidamento del suolo e la regimazione delle acque;
d) le aree nelle quali sia opportuno istituire parchi o riserve naturali.
Si rileva con immediatezza l'importante portata programmatoria del p.t.c. Si deve, infatti, ritenere che a differenza dei piani regolatori urbanistici, che si limitano al territorio comunale e sono dotati di un'efficacia conformativa della proprietà tale da incidere direttamente nella sfera giuridica delle singole proprietà dei privati, il p.t.c. è, invece, uno strumento d'indirizzo generale della politica del territorio adottato al fine di sovrapporre alla pianificazione comunale determinazioni aventi carattere e portata di direttive che discendono da una più complessiva e problematica valutazione del territorio in quanto assunto su più larga scala ed estensione.
Il piano, adottato nella sua prima versione nel 2007, è curato dall'apposito ufficio così composto:
Dirigente: arch. Giovanna Iannelli
Responsabile Ufficio di Piano: arch. Stefania Mitra
Responsabile del procedimento: arch. Giuseppe Russo
Progettazione: arch. Nicola Petrella e Giuseppe Russo, geol. Roberto Iafelice