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Comunicazione istituzionale

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27/01/2022
Giornata della Memoria 2022, il messaggio del Presidente Francesco Roberti

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, abbattendo i cancelli di Auschwitz, rivelarono al mondo intero la crudele realtà del genocidio.

Nel campo, in parte evacuato e distrutto dalle SS tedesche prima dell'arrivo dei russi, i soldati sovietici trovarono settemila sopravvissuti, insieme a cadaveri e strumenti di tortura.

La Giornata della Memoria è stata istituita sessanta anni dopo, il 27 gennaio 2005, nel giorno della liberazione dei campi di concentramento, dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per la "Giornata internazionale di commemorazione in memoria delle vittime della Shoah".
In Italia, già dal 2000, con la legge del 20 luglio, il Parlamento scelse il 27 gennaio quale data della ricorrenza.

Il 27 gennaio è la data del ricordo, della preghiera e della conoscenza, soprattutto, da parte delle giovani generazioni di una delle pagine più brutte della storia umana nel solco del "conoscere è necessario affinché ciò che è accaduto non venga ripetuto".

D'altronde, solo conoscendo a fondo la storia possiamo far tesoro degli errori, regalando alle generazioni future le basi della pace, della convivenza, dello scambio di idee, opinioni, vedute, della democrazia, del rispetto delle minoranze.

La stessa risoluzione delle Nazioni Unite esortò a sviluppare programmi educativi, affinché fenomeni come il genocidio non si ripetano più.

Queste giornate acquisiscono il valore che noi riusciamo a dar loro, attraverso eventi, momenti di studio, riflessione e sensibilizzazione, che devono mirare alla comprensione di quanto sia importante mantenere la pace all'interno delle Nazioni e tra le Nazioni.

La memoria è un elemento indispensabile dell'umanità. E non dobbiamo mai dare per scontato determinati concetti.

La Giornata della Memoria è anche un momento di riflessione: se pensiamo che, nel mondo, si registrano ancora conflitti interni, barbarie civili, presenza di gruppi terroristici e instabilità politiche, è facile immaginare quanto siano preziose la democrazia e il clima di stabilità politica ed economica, raggiunte faticosamente dai nostri nonni dal Secondo dopoguerra in poi. Prerogative che noi, insieme ai giovani, che rappresentano il nostro futuro, dobbiamo custodire gelosamente.

 



[05/01/2022]
Il Consiglio Provinciale si riunisce per la prima volta per la convalida degli eletti

Si è tenuta nella mattina di mercoledì 5 gennaio 2022 la prima riunione
del Consiglio Provinciale di Campobasso che, per via dell'aumento esponenziale
dei contagi, si è tenuto in forma mista: in presenza e in via telematica.



Presenti, il presidente Francesco Roberti e il rinnovato Consiglio
Provinciale, eletto al termine della tornata elettorale del 18 dicembre 2021.



I dieci neo-consiglieri provinciali resteranno in carica per due anni.


All'ordine del giorno, la convalida degli eletti.

"Da oggi prende il via ufficialmente l'attività del nuovo Consiglio Provinciale
di Campobasso -
il commento del Presidente Francesco Roberti - Sono sicuro
che sarà un gruppo che saprà far valere le istanze delle comunità che
compongono il nostro territorio. Auspico che ci sia un lavoro proficuo e di sostanza
da parte delle Commissioni Consiliari, che si costituiranno nei prossimi giorni.
Sono sicuro che, all'interno dell'assise provinciale, ci sarà un efficace confronto
dialettico, finalizzato a dare risposte ai cittadini e ai Comuni di nostra
competenza".


"Le Province rivestono un ruolo importante nell'economia e nella
struttura territoriale -
ha concluso Roberti - Lo abbiamo dimostrato con
l'ottimo lavoro svolto col precedente Consiglio e, sicuramente, anche coi nuovi
consiglieri provinciali sapremo dare le giuste risposte alle istanze che ci
arriveranno. Ogni consigliere, inoltre, saprà apportare le proprie idee a
beneficio del territorio".

 


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