Innovazione tecnologica e crescita di professionalità nella messa in sicurezza del territorio e nella difesa del suolo: la Provincia di Campobasso ha patrocinato ed ospitato nella Sala della Costituzione l'importante giornata di studio organizzata dall'A.Di.S nazionale e dal coordinamento dell'A.Di.S. Molise.
"Un argomento che oggi ripropone un tema importante e dimenticato per la nostra regione - ha detto il Presidente della Provincia, Nicola D'Ascanio rivolgendosi al parterre di professionisti intervenuti alla giornata di studio - perché enormi sono le cifre del dissesto in Italia e anche e soprattutto in Molise che è ai primi posti per l'elevata percentuale di territorio interessato da importanti fenomeni di dissesto idrogeologico.
Occorre rimettere in campo la funzione istituzionale e richiamare le questioni legate alla sicurezza del territorio sotto il profilo etico più che estetico. Ed è anche questo uno dei motivi che sottolinea l'utilità e la necessità di questa giornata di studio che si concretizza in un richiamo alle Istituzioni affinché le politiche per il territorio tornino ad essere protagoniste per tenere alla larga le manomissioni e i maltrattamenti che rappresentano, purtroppo, un momento di non ritorno".
Come è noto in Molise la maggior parte (oltre la metà) dei Comuni è a rischio 'molto elevato' di dissesto idrogeologico. La media italiana si attesta invece intorno al 14%.
La restante parte del territorio, poi, non è immune dai pericoli connessi a tali emergenze con una percentuale di rischio che si attesta all'86%.
"Gli interventi strutturali e infrastrutturali messi in campo in questi anni non hanno sortito gli effetti sperati sulla geomorfologia del territorio; di fatto non hanno impedito smottamenti, frane e in alcuni luoghi d'Italia purtroppo anche troppi lutti che il nostro paese non può e non deve dimenticare - ha continuato ancora il Presidente Nicola D'Ascanio -. In un quadro enormemente complesso come è quello che dipinge la situazione molisana vanno individuate e reperite maggiori risorse per la prevenzione e vanno individuate nuove regole posto che, però, in Molise non sono nemmeno state recepite quelle imposte dall'ordinamento di settore.
Un argomento quello del dissesto idrogeologico che interessa la maggior parte del territorio regionale e che non mi pare - ha chiosato D'Ascanio - faccia parte dell'agenda politica della maggioranza di governo.
Ritengo invece che una necessaria e quanto mai urgente pianificazione debba essere inquadrata in una filiera che tenga presente il territorio, la sua salvaguardia, gli interventi sostenibili e le ricadute sulle comunità che troppe volte subiscono.
Mi piace ricordare che la Provincia di Campobasso, che ha posto la massima attenzione alle situazioni di criticità che numerosi episodi di dissesto idrogeologico hanno evidenziato, ha solo di recente stanziato quasi 22 milioni di euro per importanti interventi strutturali che però non hanno avuto la finalità di ampliare le sedi stradali.
Le risorse sono state quasi totalmente destinate al ripristino delle condizioni di sicurezza e al consolidamento delle infrastrutture viarie alle quali sono state indirizzate.
Occorre che le buone pratiche, l'etica che deve ispirare le azioni a tutela del territorio e della sua salvaguardia abbiano a disposizione strumenti adeguati sotto il profilo normativo e programmatico. E' urgente che la Regione si doti di strumenti idonei e che affidi una volta per tutte la pianificazione territoriale agli Enti che potranno effettuare scelte che siano improntate, sotto tutti i profili, alla sostenibilità".