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Banda larga, infrastrutture in dieci comuni

Il Presidente Nicola D'Ascanio ha riunito questa mattina la Giunta provinciale che ha approvato la convenzione per la realizzazione di infrastrutture per telecomunicazioni sulle strade provinciali in vista di una maggiore diffusione della banda larga.
Dieci i Comuni interessati dai lavori di infrastrutturazione telematica che riguarderanno alcune arterie di competenza della Provincia: si tratta di Fossalto, Gambatesa, Limosano, Lucito, Monacilioni, Montefalcone nel Sannio, Cercemaggiore, Montenero di Bisaccia, Campomarino e Ripabottoni.
Com'è noto il territorio che racchiude l'intera Provincia di Campobasso soffre del divario digitale legato alla carenza di infrastrutture di telecomunicazione per la connessione a banda larga alla rete internet. La capillare presenza di Enti Pubblici e di numerose attività di tipo imprenditoriale, di importanti istituti scolastici e di strutture di tipo turistico richiede quindi una maggiore capacità di porre in rete servizi innovativi ed efficienti.  Nelle competenze della Provincia di Campobasso anche la creazione di condizioni di sviluppo di infrastrutture predisposte per il passaggio di sistemi di telecomunicazione in banda larga che attualmente rappresenta la massima velocità alla quale è possibile trasferire informazioni. In questo ambito è stato predisposto un piano tecnico operativo per la realizzazione diretta di infrastrutture di rete abilitanti il servizio di connettività a internet veloce prevedendo l'integrazione di infrastrutture di rete già esistenti.
Il piano di intervento per la realizzazione di una rete di telecomunicazioni si estenderà per circa 80 chilometri (1/4 interrati e ¾ aerei).
La convenzione disciplina quindi le modalità di interazione fra la Provincia e la società che si occuperà della messa in rete per la costruzione, la manutenzione e lo spostamento delle infrastrutture di comunicazione sul territorio provinciale nonché per  la tipologia e le modalità di esecuzione delle opere di realizzazione e manutenzione delle infrastrutture compatibilmente con le esigenze di tutela delle strade provinciali e della sicurezza della circolazione.
 
La Giunta provinciale ha poi approvato la modifica del calendario per la raccolta del tartufo nero d'estate detto anche scorzone (tuber aestivum).
L'Esecutivo ha anticipato al 15 maggio 2011 (fino ad oggi era consentito dal primo giugno)  la data di raccolta della specie tartufigena; il provvedimento è stato esteso a tutto il territorio provinciale.
La modifica del calendario si è resa necessaria sia per contrastare il fenomeno dei cavatori che illecitamente raccolgono il tubero che per far fronte alle  condizioni meteo che stanno portando ad una maturazione precoce di tale specie che si rapporta alle percentuali di umidità.


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