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Trivellazioni, D'Ascanio scrive a Lucio Dalla e lo invita ad unirsi alla protesta

In relazione alla ben nota vicenda attinente il via libera concesso dal ministro Stefania Prestigiacomo alle trivellazioni petrolifere al largo della costa adriatica molisana, il Presidente della Provincia Nicola D'Ascanio ha rivolto un  appello al celebre musicista Lucio Dalla, grande estimatore e assiduo frequentatore delle Isole Tremiti.

Il Presidente ha chiesto oggi con una lettera al grande artista di unire la propria  voce al coro di protesta che si sta sollevando da parte di alcune Istituzioni -  fra le quali in prima linea la Provincia di Campobasso -  e  di numerose amministrazioni locali e associazioni ambientaliste,  finalizzato a scongiurare una volta per tutte la paventata installazione delle trivelle al largo delle splendide isole.

Un intervento, quello di Lucio Dalla, che avrebbe sicuramente una forte eco nazionale e che farebbe emergere la gravità di quanto sta per succedere nel medio Adriatico.
Al cantautore, invitato calorosamente dal Presidente D'Ascanio anche a partecipare alla mobilitazione di Termoli  del 7 maggio, sono state ampiamente illustrate le ragioni della protesta di chi si oppone fermamente a questo ulteriore scempio ambientale.

Il Presidente D'Ascanio rende noto, inoltre, una particolare notizia contenuta nella documentazione ministeriale pervenuta alla Provincia di Campobasso relativa al decreto V.I.A. di compatibilità ambientale del programma dei lavori presentato dalla Petroceltic Italia e rilasciato il 29 marzo scorso.
A  pagina 4 si legge testualmente: ..."preso atto che, seppure sollecitata in data 27/04/2010 e 19/05/2010, la Regione Molise non ha trasmesso il parere di competenza da rendersi ai sensi dell'art.25, comma 2, del D.lgs. 3 aprile 2006 numero 152 come modificato dal D.lgs. 16 gennaio 2008, numero 4".

"Un fatto gravissimo - afferma il Presidente D'Ascanio - che più che giustificazioni sostanziali, pur necessarie, attende un immediato pronunciamento riparatore ufficiale contrario alle decisioni ministeriali nonché l'attivazione  di ogni azione amministrativa e giurisdizionale volta ad impedire uno scempio annunciato".

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