"Premiata l'azione di legalità, trasparenza e regolarità amministrativa intentata dal dicembre dello scorso anno"
Campobasso 21 aprile 2011
Nel corso di un incontro con la stampa, il presidente della Provincia di Campobasso Nicola D'Ascanio ha commentato la sentenza emessa dal Consiglio di Stato il 19 aprile scorso che, in sostanza, ha confermato quella emessa dal Tar Molise (il 23 marzo 2011) decretando l'illegittimità dell'elezione del presidente del Consorzio di Sviluppo Industriale della Valle del Biferno di Termoli e dei quattro componenti del direttivo.
"Anche il Consiglio di Stato - ha detto D'Ascanio - ha quindi dato ragione all'Amministrazione Provinciale nell'azione di legalità, trasparenza e regolarità amministrativa intentata dal dicembre dello scorso anno quando l'inchiesta giudiziaria arrivò al suo culmine con arresti eccellenti; ritengo che questa situazione abbia un responsabile principale ravvisabile nell'Esecutivo regionale e responsabili collaterali identificabili negli organismi del Cosib che illegittimamente, pretestuosamente e strumentalmente occupano poltrone nonostante i pronunciamenti della Magistratura amministrativa. Ricordo che prima di ricorrere al Tar, questa Provincia ha esortato a cambiare pagina, ha offerto un ramoscello d'ulivo il 4 febbraio scorso quando abbiamo presentato la mozione pregiudiziale rappresentando i dubbi che ora hanno il suggello della legge.
La Provincia chiedeva, in forza dell'articolo 7 della legge regionale 8 del 2004, l'azzeramento degli organi e il commissariamento degli enti per chiudere definitivamente una brutta pagina scritta dalle parole illegalità e ricerca esclusiva del profitto. Al Cosib, dal dicembre scorso, regna lo stallo totale - ha continuato il presidente - da addebitare alla Giunta regionale e al Consiglio direttivo del Consorzio".
"Leggo con stupore - ha proseguito il presidente - le dichiarazioni del sindaco di Guglionesi che, a fronte del passo indietro fatto dal primo cittadino di Portocannone Luigi Mascio ha inteso sottolineare come l'azione della Provincia, tesa al ripristino della legalità, sia da leggersi come il mio 'canto del cigno', articolando questo pensiero in termini esclusivamente elettorali e politici. Credo che Antonacci, da allenatore di pallone, sia diventato un 'allenatore nel pallone', posto che la forza della legge ha messo chiaramente in evidenza da che parte sta chi opera in prospettiva di potere e di consenso. Fatti che non accadono per caso; basti solo ricordare come Antonacci e Mascio siano esponenti del Pdl, il sindaco di Campomarino sia il frutto di un trasversalismo che potrebbe essere definito 'fritto misto' e quello di San Martino in Pensilis, Vittorino Facciolla, sia esponente della corrente di Vitagliano nel Partito Democratico.
Trasversalismo allo stato puro al quale ha fatto da spalla la Giunta Regionale che ha approvato, nella Finanziaria, la necessità di una legge di riforma da approvare in temi brevi".