"Necessaria una legge di riforma sui consorzi industriali molisani"
Campobasso |25-03-2011
"Nella questione Cosib abbiamo avuto ragione su tutto e questo Ente, da ieri, non ha più un'amministrazione".
Alla presenza degli assessori Norante, Occhionero, Borgia e D'Angelo, del segretario generale della Provincia Pio Amore e dell'avvocato Matteo Iacovelli responsabile dell'avvocatura Provinciale, il presidente della Provincia di Campobasso Nicola D'Ascanio ha incontrato venerdì 25 marzo gli organi di informazione per illustrare l'ordinanza del Tar Molise che ha accolto in diritto tutti i motivi del ricorso presentato in merito agli atti assunti dal Consiglio generale del Cosib nel corso delle ultime due sedute dello stesso, stabilendo l'illegittimità dell'elezione del presidente Luigi Mascio e di conseguenza l'insussistenza di tutti gli atti successivi.
"La Regione Molise - ha detto D'Ascanio - deve procedere immediatamente allo scioglimento degli organi e deve provvedere ad un suo commissariamento rapido, non come si è fatto nel recente passato, ed è obbligata a varare una legge di riforma che dovrà tutelare l'ambiente e il territorio e rilanciare i consorzi industriali. E' davvero l'ora di esercitare il diritto di individuare le strategie che devono consentire crescita e sviluppo, un compito cui ora è chiamata la Regione. Questa sentenza - ha proseguito il presidente - ripristina la legalità. Le mie pregiudiziali sono state oggetto addirittura di sberleffi. Si è arrivati a leggerle come se fossero questioni poste per fini elettoralistici.
Nel Consiglio del Cosib - ha dichiarato inoltre il vertice di Palazzo Magno - ci sono giocatori di tressette. C'è chi da destra e da sinistra frequenta le tresche della politica ma la legge ci ha dato ragione su tutto. A questo punto voglio sottolineare che io non sono candidato e non mi voglio far coinvolgere dalla vergogna che esprimono anche alcuni dirigenti di centrosinistra per le loro operazioni di bottega. Sono totalmente estraneo a questi percorsi. E non confondiamo chi ha portato il Cosib alla situazione attuale con la storia gloriosa dei Comuni e dei cittadini, che sono stati capisaldi insostituibili nel cammino democratico della nostra regione. Comunità che sono state l'architrave del suo processo di crescita culturale e sociale. Comunità che non meritano ora metodi di questo tipo".
Sei i punti sui quali, secondo la Provincia di Campobasso, occorre intervenire:
* la riforma dovrà separare la programmazione e le strategie dalla gestione e dai servizi, dall'autonomia di scelte innovative ; la separazione dei livelli di competenza dovrà avvenire rispettando le peculiarità dei territori;
* occorrono ruolo e funzioni di sussidiarietà orizzontale e verticale, individuando le strategie a seconda della tipologia insediativa;
* l'uso del territorio non potrà essere deciso e programmato dai privati;
* la forma di organizzazione degli insediamenti dovrà avvenire secondo la tipologia della distrettualizzazione con una regia con funzioni più alte;
* la funzione di controllo dovrà essere riorganizzata con organi che dovranno essere opportunamente rigenerati;
* dovrà essere istituito un sistema di premialità per le aziende che coniugano occupazione, innovazione e rispetto per l'ambiente in modo da creare ulteriori attrattive per il territorio e una sua maggiore valorizzazione.