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Cosib, la conferenza stampa di D'Ascanio: "Abbiamo avuto ragione su tutto"

Alla presenza degli assessori Norante, Occhionero, Borgia e D'Angelo, del segretario generale della Provincia Pio Amore e dell'avvocato Matteo Iacovelli responsabile dell'Avvocatura Provinciale, il presidente della Provincia di Campobasso Nicola D'Ascanio questa mattina ha incontrato gli organi di informazione per illustrare l'ordinanza del Tar Molise che ha accolto in diritto tutti i motivi del ricorso presentato in merito agli atti assunti dal Consiglio generale del Cosib nel corso delle ultime due sedute dello stesso stabilendo l'illegittimità dell'elezione del presidente Luigi Mascio e di conseguenza l'insussistenza  di tutti gli atti successivi.
 
"Abbiamo avuto ragione su tutto - ha subito commentato il presidente D'Ascanio - e questo Ente, da ieri, non ha più un'amministrazione. La Regione Molise deve procedere immediatamente allo scioglimento degli organi e deve provvedere ad un suo commissariamento rapido, non come si è fatto nel recente passato, ed è obbligata a varare una legge di riforma che dovrà tutelare l'ambiente e il territorio e rilanciare i consorzi industriali. E' davvero l'ora di esercitare il diritto di individuare le strategie che devono consentire crescita e sviluppo, un compito cui ora è chiamata la Regione".
 
Il presidente D'Ascanio ha ripercorso le tappe che hanno preceduto l'ordinanza del Tar Molise, sottolineando che solo agli inizi di febbraio, in occasione del Consiglio generale del Cosib,  la Provincia di Campobasso aveva presentato due pregiudiziali. "Un ramoscello d'ulivo con il quale abbiamo cercato di sottolineare l'esigenza di cambiare pagina dopo i noti fatti del dicembre scorso, insieme all'urgenza di aprire una nuova fase per rilanciare i temi centrali dello sviluppo del Consorzio che è legato a filo doppio con quello del territorio, coniugando la salvaguardia ambientale  con lo sviluppo industriale sostenibile di un'area vasta ed importante.  Alle nostre legittime domande è seguito solo il silenzio, la sordità totale, l'arroccamento.  
Questa sentenza - ha proseguito il presidente D'Ascanio - ripristina la legalità. Le mie pregiudiziali sono state oggetto addirittura di sberleffi. Si è arrivati a leggerle come se fossero questioni poste per fini elettoralistici.
Nel Consiglio del Cosib - ha dichiarato il vertice di Palazzo Magno - ci sono giocatori di tressette.  C'è chi da destra e da sinistra frequenta le tresche della politica ma la legge ci ha dato ragione su tutto. A questo punto voglio sottolineare che io non sono candidato e non mi voglio far coinvolgere dalla vergogna che esprimono anche alcuni dirigenti di centrosinistra per le loro operazioni di bottega. Sono totalmente estraneo a questi percorsi".
 
Il Presidente ha rimarcato la mortificazione del ruolo e delle competenze che taluni soggetti vogliono infliggere al COSIB,  che non rispecchiano  affatto la dignità, la cultura e la stessa storia delle popolazioni di riferimento.
"Non confondiamo chi ha portato il Cosib alla situazione attuale con la storia gloriosa dei Comuni e  dei cittadini, che sono stati capisaldi  insostituibili nel cammino  democratico della nostra regione. Comunità che sono state l'architrave del suo processo di crescita culturale e sociale. Comunità che non meritano ora  metodi di questo tipo".
"Il Cosib - ha anche affermato D'Ascanio - non è ente di poco conto, avendo avuto un ruolo determinante nel processo di sviluppo del Basso Molise dagli anni Settanta del secolo scorso in poi. Oggi è un polmone che può rimettere in circolo un credibile progetto post-crisi e riverberare sul territorio prospettive e speranze di ripresa economica e occupazionale. Ma per questo non basta solo la Provincia per creare un progetto di rigenerazione. Attualmente siamo purtroppo soli in questa battaglia - ha ricordato D'Ascanio - ma continueremo ad impegnarci senza timore alcuno, sotto tutti i profili, perché si vada nella direzione di consentire un confronto costruttivo con gli Enti locali, le imprese, i sindacati, le associazioni ambientaliste, chi fa turismo e chi opera nell'agricoltura. La Finanziaria, che oltretutto è stata osservata dal Consiglio dei Ministri, conteneva il dettato relativo alla legge di riforma dei Consorzi industriali. La proposta di legge può essere presentata comunque.  Aspettiamo che questo accada".
 
Da ultimo, il Presidente D'Ascanio si è soffermato sulla proposta di riforma dei consorzi industriali che dovrà necessariamente avere forti elementi discontinuità con il passato e con le  logiche che hanno governato la maggior parte dei processi industriali dell'area.
Sei i punti sui quali, secondo la Provincia di Campobasso, occorre intervenire:
* la riforma dovrà separare la programmazione e le strategie dalla gestione e dai servizi, dall'autonomia di scelte innovative ; la separazione dei livelli di competenza dovrà avvenire rispettando le peculiarità dei territori;
* occorrono ruolo e funzioni di sussidiarietà orizzontale e verticale, individuando le strategie a seconda della tipologia insediativa;
* l'uso del territorio non potrà essere deciso e programmato dai privati;
* la forma di organizzazione degli insediamenti dovrà avvenire secondo la tipologia della distrettualizzazione con una regia con funzioni più alte;
* la funzione di controllo  dovrà essere riorganizzata con organi che dovranno essere opportunamente rigenerati;
* dovrà essere istituito  un sistema di premialità per le aziende che coniugano occupazione, innovazione e rispetto per l'ambiente in modo da creare ulteriori attrattive  per il territorio e una sua maggiore valorizzazione.

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