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Castelmauro, nuovi fondi per l'osservatorio astronomico. La Provincia sempre in prima linea

La Giunta provinciale riunita dal Presidente D'Ascanio ha deliberato un finanziamento di  43mila euro in  favore del Comune di Castelmauro  per il completamento dell'Osservatorio astronomico "Giovanni Boccardi".
Costruito sulla vetta del Monte Mauro, a 1042 metri sul livello del mare, l'Osservatorio  intitolato a Padre Giovanni Boccardi, insigne astronomo nato a Castelmauro, è stato interamente finanziato dalla Provincia di Campobasso ed è stato inaugurato nel  maggio del 2008.
Dotato del più avanzato telescopio robotizzato attualmente esistente  in Italia, il presidio scientifico ha tra le sue funzioni  la divulgazione dell'astronomia nelle scuole e nelle università attraverso specifici progetti ed è inserito nella rete internazionale degli osservatori che effettuano mappature periodiche della volta celeste.
Grazie alla più avanzate tecnologie telematiche,  il  telescopio di Monte Mauro può operare in remoto, e cioè indirizzando i puntamenti su input dei laboratori di alcune  facoltà universitarie italiane ed estere collegate tra di esse nel network "Magellano".
Insomma, il Osservatorio è un vero e proprio centro di ricerca oltre che uno straordinario strumento di conoscenza piazzato in cima alla montagna di Castelmauro, in un territorio di incomparabile bellezza, dove l'inquinamento luminoso non riesce ancora ad intaccare la migliore fattibilità delle  esplorazioni stellari. Un luogo emblematico tra passato e futuro che si propone per  essere valorizzato al meglio per la sua  attrattività in chiave  turistica, seppure di nicchia e comunque interessante per le sue potenzialità da riverberare sul territorio.
E proprio in questa direzione si è mossa l'Amministrazione provinciale:
"La promozione e il sostegno dell'Osservatorio Boccardi - dichiara il Presidente D'Ascanio -  rientra in una strategia che punta a valorizzare  le eccellenze del territorio. E questo è un progetto che vuol tenere insieme forti elementi scientifici e tecnologici con le implicazioni storiche e culturali dei luoghi che lo ospitano. Ritengo che l'Osservatorio può avere una grande incidenza sullo sviluppo di una zona che ha nell'amenità e nella salubrità del  paesaggio, nelle incomparabili atmosfere dei suoi  borghi,  nell'eccellenza dell' enogastronomia, nella persistenza di un ritmo antico le sue caratteristiche migliori. Qualità che vanno coniugate con  le capacità di accoglienza per la verità ancora carenti.  Noi - conclude D'Ascanio - stiamo facendo la nostra parte per crescere e continueremo a farla perseguendo la strada dello sviluppo sostenibile del nostro territorio".

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