1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu di sezione
Contenuto della pagina
condividi

Dal Liberalismo costituzionale all'avvento del Fascismo, una pagina di storia da leggere

 Si è svolta mercoledì 2 marzo, nella Sala della Costituzione della Provincia di Campobasso, la presentazione del volume storico curato dal giornalista molisano Giuseppe Saluppo e sostenuto, per la sua pubblicazione,  dall'Ente di via Roma.
Alla presentazione hanno partecipato, oltre all'autore, il presidente della Provincia Nicola D'Ascanio, l'assessore alla Cultura Nicola Occhionero, le docenti Antonella Presutti e Simonetta Tassinari e gli studenti delle ultime classi dei Licei Classico, Scientifico Europeo e Scientifico "Romita" di Campobasso. Nel pubblico anche Rosa Maria Camposarcuno, moglie del compianto storico molisano Renato Lalli. 
L'autore, che ha sottolineato nel corso del suo breve intervento  l'impegno della Provincia nel sostenere il progetto editoriale,  ha ripercorso le tappe che hanno portato alla stesura del volume che ripercorre i fatti storici del Molise in un periodo che gli studiosi locali non hanno largamente esplorato. "E' bella la storia - ha commentato Giuseppe Saluppo - perché è composta da singoli percorsi che camminano insieme e che danno continuità ai fatti".
Ed è proprio questo il modus operandi che Giuseppe Saluppo ha utilizzato nella sua ricostruzione degli eventi storici che hanno caratterizzato il periodo compreso tra il 1882 e il 1924. "Purtroppo - ha aggiunto Giuseppe Saluppo - possiamo constatare che il Molise sconta ancora quelle ombre di allora in merito ai ritardi e alle criticità".
 Il presidente della Provincia, Nicola D'Ascanio, nel rimarcare il trait d'union che lega la produzione culturale ed editoriale patrocinata e sostenuta dall'Ente, ha sottolineato che "occorre vivere queste celebrazioni con la bussola rivolta alla conoscenza e all'approfondimento dei fatti locali perché si possa fare, di questa storia, un momento da cui trarre lezioni per il futuro".
Per dare concretezza a questo impegno, in merito ai festeggiamenti per le celebrazioni dei 150 anni di Unità, la Provincia ha inteso programmare le attività editoriali con spirito didattico e non solo celebrativo.
"Perché un libro resta, crea sedimentazione culturale e quando lo riapri sfogli la tua coscienza e la capacità di rielaborare i fatti del passato affinché siano da monito per il futuro - ha detto ancora il presidente D'Ascanio -. Sono felice di poter condividere questi principi con gli studenti di una scuola  pubblica, in un momento politico così delicato ed importante.
Il giornalista Giuseppe Saluppo ha saputo ricostruire in stretta connessione con i fatti storici anche le vicende relative all'acquisizione dei diritti come, ad esempio, quello del voto.
Un argomento che oggi, nonostante le battaglie e le lotte accadute nel corso degli anni, vede l'introduzione di elementi di turbativa nel rapporto con i criteri democratici come ad esempio il meccanismo delle liste bloccate.
Per questo e tanti altri motivi si tratta di un libro da leggere, rileggere e approfondire nella considerazione che attorno a quella fase della nostra storia si sono costruiti progetti futuri.
 E non è un caso che scontiamo ancora ritardi e non siamo riusciti nemmeno a sconfiggere l'atavica debolezza dovuta alle nostre dimensioni ridotte. Ma il Molise ha saputo esprimere le proprie virtù socioculturali attraverso le sue intelligenze, la sua innata capacità di superare le situazioni più difficili e il futuro - ha concluso il presidente rivolgendosi ai tanti studenti presenti - non ci deve spaventare: facciamo tesoro del passato e guardiamo avanti facendo sempre leva sui nostri valori".
L'assessore provinciale alla Cultura, Nicola Occhionero, ha ribadito l'opportunità della ricostruzione storica proposta dal giornalista Giuseppe Saluppo.
"L'analisi, condotta con una sana deformazione professionale, ci consente una ricostruzione basata su una corposa documentazione senza cadere nella tentazione di ideologizzare i percorsi - ha spiegato - e ci offre la possibilità di esplorare un periodo dimenticato che, dopo i pregevoli studi condotti dal compianto Renato Lalli, nessuno ha inteso studiare approfonditamente".
 

 

Valuta questo sito: COMPILA IL QUESTIONARIO