E' stato in riunione ieri a Parma il tavolo di coordinamento nazionale della filiera bieticolo-saccarifera a cui ha partecipato la vicepresidente della Provincia Annamaria Macchiarola. Un incontro che segue il percorso unitario della filiera dello zucchero con un altro obiettivo da raggiungere: quello legato al futuro del comparto.
Al tavolo di coordinamento nazionale del settore le Istituzioni, le associazioni di categoria e dei produttori, i sindacati e le aziende hanno convenuto sia sulla necessità di vedere riconosciuto il valore strategico di questa produzione di qualità sia sull'urgenza di mettere in campo tutte le azioni tese alla sua salvaguardia.
"La presenza della Provincia di Campobasso al tavolo di coordinamento nazionale della filiera bieticolo-saccarifera è la conferma dell'impegno dell'Ente - ha spiegato a margine della riunione la vicepresidente Annamaria Macchiarola - che si concretizza su tre direttrici di estrema rilevanza".
La vicepresidente si sofferma innanzitutto sul raggiungimento dell'obiettivo primario, condiviso ancora una volta ieri dal tavolo di coordinamento nazionale.
"Occorre raggiungere l'obiettivo dell'erogazione delle risorse già destinate al settore e promesse ormai da troppo tempo - ha spiegato - . Mi preme ricordare che sono 21 i milioni di euro fermi all'Agea, l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura e 64 quelli deliberati dal Cipe nel novembre scorso".
Secondo la vicepresidente Macchiarola, "occorre continuare a ragionare su scala nazionale delle scelte fondamentali per il futuro affinché la nostra presenza ai tavoli europei, dove si deciderà la nuova organizzazione del mercato comune dello zucchero, sia corroborata dall'autorevolezza derivante dalla condivisione e dalla coesione dell'intero comparto italiano".
Risorse e strategie per il futuro ma anche e soprattutto "la necessità di garantire agli operatori della filiera molisana il sostegno della Provincia nelle battaglie per far valere i loro interessi e per l'attivazione di politiche di sviluppo di un settore strategico per l'economia regionale".