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Guerra, il Presidente Roberti condanna il conflitto: "Vicino al popolo ucraino, ai tanti innocenti in pericolo"


Stiamo assistendo in queste ore a scene che mai avremmo immaginato di vedere, rivivendo quelle immagini di guerra, esplosioni e distruzione, che hanno caratterizzato l'Europa nella prima metà del '900 e  che pensavamo fossero destinate soltanto ai libri di storia.

La nostra vicinanza va al popolo ucraino, messo in ginocchio dai duri attacchi, ma anche ai tanti giovani chiamati alla guerra e costretti a fronteggiarsi solo a causa della stoltezza di ignobili governanti.
La guerra è solo sofferenza di migliaia di uomini, donne e bambini in fuga dai bombardamenti.

Abbiamo ereditato dai nostri nonni gli ideali di democrazia, libertà, rispetto della legalità e delle norme interne ed internazionali. 
In occasione della celebrazione delle giornate che richiamano le pagine più buie del Ventesimo Secolo, spesso, ci affidiamo alla memoria quale mezzo per spronare le giovani generazioni a mantenere sempre alti gli ideali di pace, democrazia e libertà, respingendo ogni forma di violenza.

Oggi, purtroppo, assistiamo a un altro capitolo buio della storia europea, un attacco all'indipendenza di una Nazione.
Si prospettano giorni e settimane difficili in una guerra che si sta trasformando anche in un conflitto economico, in un periodo già gravato dalla pandemia e i cui effetti si propagheranno a livello globale.

 
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