Istituito un
fondo di 40 milioni di euro per le Regioni al Comitato Congiunto per la
Cooperazione allo Sviluppo.
Il
Comitato Congiunto per la Cooperazione allo Sviluppo, riunitosi questa mattina
sotto la presidenza del Ministro
degli
Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani e del Vice Ministro
Edmondo Cirielli, ha approvato l’istituzione di un fondo di 40 milioni di euro
per progetti realizzati e attuati dalle Regioni italiane nei Paesi destinatari
di aiuti allo sviluppo da parte del nostro Paese. Nel presentare l’iniziativa,
il Ministro Tajani ha messo l’accento sul gioco di squadra che ispira tutta
l’azione della Cooperazione Italiana, riconoscendo il prezioso contributo delle
Regioni per portare avanti gli obiettivi di politica estera del Paese in un
settore fondamentale come quello della Cooperazione. I partenariati
territoriali svolgono, difatti, un ruolo significativo nel raggiungimento degli
Obiettivi dell’Agenda 2030, grazie alla capacità di mobilitare attori locali.
Il fondo, che si inserisce fra le iniziative approvate nella programmazione
della Cooperazione allo sviluppo per il 2025, mira a far leva sull’esperienza
italiana nel fare rete tra soggetti pubblici e privati dei territori del nostro
Paese, assicurando un maggiore coinvolgimento degli Enti territoriali. Viene così
rafforzata l’azione delle Regioni anche a livello internazionale, nell’ambito
di iniziative volte a promuovere lo sviluppo socio-economico e l’accesso a
servizi di base. L'UE deve difendere i propri interessi sul panorama
internazionale. Il PE chiede all'UE di reagire con determinazione
all'aggressione russa in Ucraina, al conflitto in Medio Oriente e al ritorno
della cosiddetta politica delle “grandi potenze”. L'UE dovrebbe aumentare ed
accelerare in modo significativo il sostegno all'Ucraina, per metterla in una
posizione di forza e scoraggiare ulteriori aggressioni da parte della Russia dopo
un eventuale accordo di cessate il fuoco, affermano i deputati in due relazioni
adottate mercoledì. Nella relazione sulla politica estera e sicurezza comune (PESC),
approvata con 378 voti a favore, 188 contrari e 105 astensioni, il Parlamento
avverte che la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina mina la
sicurezza europea, destabilizzando e minacciando il vicinato in Europa
orientale e i Balcani occidentali. Preoccupati per le crescen-
ti
tensioni in Medio Oriente, i deputati chiedono all’Alta rappresentante della
politica estera dell'UE, Kaja Kallas, di elaborare una strategia globale
dell'UE per la regione e di rafforzare la presenza europea sul campo. Chiedendo
pace e sicurezza durature per israeliani e palestinesi, i deputati accolgono
con favore la prospettiva di un ritorno dell'Autorità Palestinese a Gaza ed
esprimono sostegno all'Alleanza Globale per l'attuazione della soluzione a due stati.
Cooperazione con i partner internazionali, inclusi gli Stati Uniti.
Alla
luce dei crescenti tentativi da parte di Cina, Russia, Iran e altri attori
internazionali per destabilizzare l'attuale
ordine
internazionale e minare il multilateralismo, nella relazione si sottolinea la
necessità di maggiore cooperazione e coordinamento con partner che condividono
gli stessi valori. I deputati esprimono preoccupazione per la rapidità con cui
la nuova amministrazione statunitense sta invertendo partnership consolidate e
si dicono sconcertati dalla sua politica di appeasement nei confronti della
Russia e di contrasto agli alleati tradizionali. Tuttavia, ritengono che l'impegno
con gli Stati Uniti sia oggi più cruciale che mai. Incoraggiano quindi gli
Stati membri a perseguire relazioni diplomatiche bilaterali con le loro
controparti statunitensi, in linea con le metodiche di cooperazione preferite dall’amministrazione
americana, pur dimostrando al contempo unità e adesione a una posizione comune
dell'UE. Garanzie di sicurezza solide e credibili per l'Ucraina. Nella
relazione sulla politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC), approvata con
399 voti a favore, 198 contrari e 71 astensioni, i deputati esprimono profonda
preoccupazione per l'apparente cambio di posizione degli Stati Uniti sulla
guerra di aggressione della Russia. Condannano con fermezza qualsiasi tentativo
di ricattare la leadership ucraina affinché si arrenda all'aggressore russo al
solo scopo di annunciare un "accordo di pace". Nella risoluzione, il
Parlamento afferma che un possibile accordo di pace che rispetti
l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, deve
essere accompagnato da garanzie di sicurezza solide e credibili per scoraggiare
future aggressioni russe. I deputati accolgono con favore i recenti sforzi in
tal senso con i partner NATO che condividono gli stessi valori, nonché le
conclusioni del Consiglio europeo del 20 marzo 2025, che sottolineano la disponibilità
dell'UE e degli Stati membri a contribuire alle garanzie di sicurezza, in
particolare sostenendo la capacità dell'Ucraina di difendersi efficacemente. Stretta
cooperazione e coordinamento tra UE e NATO. Nella risoluzione viene inoltre
sottolineata la necessità di un coordinamento efficace sulla deterrenza e di
una collaborazione tra UE e NATO per sviluppare capacità di difesa coerenti,
complementari e interoperabili, oltre che per rafforzare la capacità produttiva
dell’industria della difesa europea. I deputati concordano con l'obiettivo più
ampio di rafforzare il pilastro europeo all'interno della NATO, ma ribadiscono
che lo sviluppo di un'Unione europea della difesa deve procedere di pari passo
con l'approfondimento della cooperazione UE-NATO. Infine, il Parlamento vuole
che Commissione aumenti il debito comune per dotare l'UE della capacità fiscale
necessaria a ricorrere ai prestiti in situazioni eccezionali e di crisi, sia
ora che in futuro. Gli eurodeputati affermano che l'Europa ha "la
necessità urgente di rafforzare la sicurezza e la difesa per proteggere i
cittadini dell'UE, ripristinare la deterrenza e sostenere gli alleati
dell'Unione, in primis l'Ucraina". Il peso di queste azioni dovrebbe,
secondo gli eurodeputati, essere equamente condiviso.
https://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room/20250331IPR27551/l-ue-deve-difendere-i-propri-interessi-sul
panorama-internazionale
Fonte : Europe Direct News n.n. 14 del 9 Aprile 2025