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La Commissione adotta il pacchetto allargamento 2024.

La Commissione adotta il
pacchetto allargamento 2024.


 


La
Commissione europea ha adottato il pacchetto annuale sull'allargamento, in cui
presenta una valutazione dettagliata della situazione e dei progressi compiuti
da Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia,
Georgia, Repubblica di Moldova, Ucraina e Turchia lungo il cammino verso
l'adesione all'UE. Le valutazioni sono accompagnate da raccomandazioni e
orientamenti sulle priorità a livello di riforme. L'allargamento rappresenta
un'opportunità storica sia per i paesi in via di adesione che per gli attuali
Stati membri e per l'UE nel suo insieme. Un'Unione più grande e più forte presenta
notevoli vantaggi socioeconomici, politici e di sicurezza. La Presidente della
Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato: "Il contesto
geopolitico teso rende più che mai urgente completare la riunificazione del
nostro continente, all'insegna degli stessi valori basati sulla democrazia e sullo
Stato di diritto. Negli ultimi anni abbiamo già compiuto grandi passi avanti
verso l'integrazione dei nuovi Stati membri. E l'allargamento rimarrà una
priorità assoluta della nuova Commissione". Il processo di allargamento
continua a essere meritocratico e dipende dai progressi oggettivi compiuti da
ciascuno dei partner. Ciò richiede determinazione ad attuare riforme
irreversibili in tutti i settori del diritto dell'UE, con particolare
attenzione alle questioni fondamentali del processo di allargamento. La democrazia,
lo Stato di diritto e i valori fondamentali continueranno ad essere le pietre
angolari della politica di allargamento dell'UE. L'adesione all'UE resta una
scelta strategica. Il processo di allargamento ha acquisito un nuovo impeto nel
corso del 2023 e del 2024. Il 15 ottobre 2024 è stato aperto con l'Albania il
gruppo di capitoli sulle questioni fondamentali. I negoziati di adesione con
l'Ucraina e la Moldova sono stati avviati in occasione delle prime conferenze
intergovernative del giugno 2024. Avendo soddisfatto i parametri provvisori per
i capitoli sullo Stato di diritto, il Montenegro è sulla buona strada per
chiudere provvisoriamente ulteriori capitoli di negoziato. A marzo 2024 il
Consiglio europeo ha deciso di avviare i negoziati di adesione con la
Bosnia-Erzegovina. Il processo di screening è stato completato sia con
l'Albania che con la Macedonia del Nord alla fine del 2023. Nel giugno 2024 la
conferenza intergovernativa ha confermato che, nel complesso, il Montenegro ha

soddisfatto
i parametri provvisori per i capitoli 23 e 24 sullo Stato di diritto, offrendo
l'opportunità di procedere alla chiusura provvisoria di altri capitoli se sono
soddisfatte le condizioni. Nel settore dello Stato di diritto e del sistema
giudiziario sono necessari ulteriori progressi. La Commissione continua a
ritenere che la Serbia abbia rispettato i parametri per aprire il gruppo di capitoli
3 (Competitività e crescita inclusiva). Il prossimo anno la Serbia dovrebbe
accelerare i lavori sull'attuazione in tutti i settori delle riforme connesse
all'adesione all'UE, con particolare attenzione ai parametri intermedi relativi
allo Stato di diritto e alla garanzia di un contesto realmente favorevole per la
società civile e i media, compiendo sforzi credibili per bloccare la
disinformazione e la manipolazione delle informazioni da parte di attori
stranieri. Per quanto riguarda l'Albania, la Commissione accoglie con favore
l'avvio di negoziati sul gruppo di capitoli sulle questioni fondamentali in
occasione della seconda conferenza intergovernativa tenutasi il 15 ottobre
2024. È fondamentale che le autorità intensifichino ulteriormente il ritmo
delle riforme orientate all'UE, in particolare per quanto riguarda lo Stato di
diritto, il consolidamento dei risultati in materia di applicazione della
legge, la lotta efficace alla corruzione e alla criminalità organizzata e la
promozione dei diritti fondamentali, tra cui la libertà dei media, i diritti di
proprietà e le minoranze. Nel caso della Macedonia del Nord, il paese deve
continuare a realizzare l'attuazione delle riforme connesse all'UE, in
particolare nell'ambito del gruppo di capitoli sulle questioni fondamentali,
soprattutto il sistema giudiziario, la lotta alla corruzione e alla criminalità
organizzata. Occorre rafforzare la fiducia nel sistema giudiziario. Le sessioni
di screening per tutti e sei i gruppi di capitoli dell'acquis dell'UE sono
state completate nel dicembre 2023. La Bosnia-Erzegovina ha dimostrato
risultati tangibili, anche per quanto riguarda la gestione della migrazione, il
pieno allineamento alla politica estera e di sicurezza comune dell'UE, nonché
l'adozione di una legislazione sull'integrità del sistema giudiziario, sulla
lotta al riciclaggio di denaro e sul conflitto di interessi. A marzo 2024 il
Consiglio europeo ha deciso di avviare i negoziati di adesione con la Bosnia-Erzegovina.
La Commissione sta preparando il quadro negoziale in vista della sua adozione
da parte del Consiglio nel momento in cui saranno adottate tutte le misure
pertinenti indicate nella raccomandazione della Commissione dell'ottobre 2022. Il
Kosovo ha presentato domanda di adesione all'UE nel dicembre 2022. La
Commissione resta disponibile a elaborare un parere sulla domanda di adesione
del Kosovo non appena il Consiglio lo chiederà. Si sono registrati progressi
nella lotta alla criminalità organizzata e il contesto imprenditoriale è
migliorato. La liberalizzazione dei visti è entrata in vigore il 1° gennaio
2024. Il paese deve intensificare gli sforzi per consolidare lo Stato di
diritto, rafforzare la pubblica amministrazione e proteggere la libertà di
espressione. L'avvio dei negoziati di adesione con l'Ucraina è stato un
importante riconoscimento della determinazione del paese a proseguire le
riforme lungo il percorso di adesione all'UE. A seguito della prima conferenza
intergovernativa a giugno 2024, l'esame analitico dell'acquis dell'UE (il
cosiddetto "screening") è proseguito senza difficoltà. A condizione
che l'Ucraina soddisfi tutte le condizioni, la Commissione attende con
interesse l'avvio di negoziati sui gruppi di capitoli, a partire dalle
questioni fondamentali, quanto prima nel 2025. L'avvio dei negoziati di
adesione è stato un importante riconoscimento della determinazione della
Moldova a proseguire le riforme lungo il percorso di adesione all'UE,
nonostante le continue ingerenze russe e l'impatto della guerra di aggressione
della Russia contro l'Ucraina. A seguito della prima conferenza
intergovernativa a giugno 2024, l'esame analitico dell'acquis dell'UE (il
cosiddetto "screening") è proseguito senza difficoltà. A condizione
che la Moldova soddisfi tutte le condizioni, la Commissione attende con
interesse l'avvio di negoziati sui gruppi di capitoli, a partire dalle
questioni fondamentali, quanto prima nel 2025. Nel dicembre 2023 il Consiglio
europeo ha concesso alla Georgia lo status di paese candidato, ma il suo
processo di adesione all'UE è stato nel frattempo di fatto interrotto a causa
della linea d'azione intrapresa dal governo georgiano dalla primavera del 2024.
Il 26 ottobre 2024 i cittadini georgiani hanno votato alle elezioni
parlamentari. I risultati preliminari della missione internazionale congiunta
di osservazione elettorale guidata dall'Ufficio per le istituzioni democratiche
e i diritti umani dell'OSCE (OSCE/ODIHR) hanno individuato diverse carenze che
si sono verificate in un contesto teso e altamente polarizzato. Tra le
problematiche segnalate figurano le recenti modifiche legislative al processo
elettorale, i frequenti compromessi sulla segretezza delle votazioni, le
incoerenze procedurali, le intimidazioni e le pressioni sugli elettori che
hanno inciso negativamente sulla fiducia dei cittadini nel processo. Questi
risultati preliminari confermano la necessità di una riforma elettorale
globale, già evidenziata nelle raccomandazioni chiave formulate in passato.

La
Turchia è un paese candidato nonché un partner fondamentale dell'Unione
europea. Tuttavia, i negoziati di adesione sono in fase di stallo dal 2018, in
linea con la decisione del Consiglio. Permangono gravi preoccupazioni nei
settori dei diritti fondamentali e dello Stato di diritto, compresa
l'indipendenza della magistratura. Il dialogo sullo

Stato
di diritto e i diritti fondamentali rimane parte integrante delle relazioni
UE-Turchia. A seguito degli orientamenti strategici del Consiglio europeo
dell'aprile 2024, le relazioni con la Turchia sono state caratterizzate da un
graduale rinnovato impegno e sono state adottate misure concrete verso scambi
costruttivi su questioni di interesse comune. Prossime tappe Spetta ora al
Consiglio esaminare le raccomandazioni odierne della Commissione e adottare decisioni
sulle prossime tappe del processo di allargamento. Informazioni generali
L'allargamento dell'UE apporterà vantaggi socioeconomici di ampia portata ai
suoi membri

attuali
e futuri. L'aumento del numero di consumatori nel mercato unico offrirà alle
imprese grandi opportunità di espandersi e di effettuare scambi commerciali più
liberamente. Per consentire una crescita sostenibile a medio termine e compiere
progressi nel rispetto dei criteri economici per l'adesione all'UE, è sempre
più importante che i paesi dell'allargamento accelerino le riforme strutturali.
Si tratta, fra l'altro, di garantire l'esistenza di un'economia di mercato
funzionante e di dimostrare la capacità di far fronte alla pressione della
concorrenza e alle forze di mercato all'interno dell'UE. Le politiche
economiche dovrebbero inoltre sostenere obiettivi ambiziosi nell'ambito della
transizione verde e digitale. Nuovi mezzi e strumenti stanno stimolando la
crescita socioeconomica nei nostri paesi partner. Con l'accelerazione del
processo di adesione, l'UE sta anticipando alcuni dei vantaggi del mercato
unico e fornendo maggiore assistenza finanziaria per consentire la graduale
integrazione e l'ancoraggio dei nostri partner nell'UE. Oltre al successo dei
piani economici e di investimento, il piano di crescita per i Balcani occidentali,
con lo strumento per le riforme e la crescita da 6 miliardi di €, e lo
strumento per l'Ucraina da 50 miliardi di € incentivano le riforme, ponendo al
centro la giustizia e lo Stato di diritto. Nella stessa ottica, il 10 ottobre
2024 la Commissione ha presentato il piano di crescita per la Moldova, con il
suo strumento per le riforme e la crescita da 1,8 miliardi di €, al fine di
sostenerne le riforme socioeconomiche e stimolare gli investimenti.

https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_24_5583

Fonte:

Europa
e Mediterraneo n. 39 del 07/11/2024

 

 
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