Il pacchetto di primavera del semestre europeo fornisce orientamenti
strategici per rafforzare la competitività e la resilienza dell'UE e per
mantenere finanze pubbliche.
La
Commissione formula orientamenti strategici destinati agli Stati membri nel
quadro del pacchetto di primavera del semestre europeo 2024. L'obiettivo è
costruire un'economia solida e adeguata alle esigenze future, che garantisca competitività,
resilienza e prosperità a lungo termine per tutti, mantenendo nel contempo
finanze pubbliche sane, in un contesto geopolitico difficile. L'UE è
determinata ad adottare ulteriori misure per migliorare la sua competitività,
prosperità e leadership a lungo termine sulla scena mondiale e rafforzare la
propria autonomia strategica aperta. Sebbene l'UE e gli Stati membri possano
contare su solidi punti di forza, l'Unione continuerà a dover far fronte alle
sfide strutturali che ne minano la competitività, aumentando la crescita della
produttività, rafforzando gli investimenti e colmando le carenze di manodopera
e di competenze. Ciò richiede un approccio integrato in tutti i settori
d'intervento: stabilità macroeconomica, promozione della sostenibilità
ambientale, produttività ed equità. Il semestre europeo assicura questo
coordinamento delle politiche, in particolare l'attuazione di NextGenerationEU,
imperniato sul dispositivo per la ripresa e la resilienza, e quella dei
programmi della politica di coesione. Il ciclo del semestre europeo prevede
inoltre l'elaborazione di relazioni aggiornate sui progressi verso il conseguimento
degli obiettivi di sviluppo sostenibile e l'individuazione delle priorità
di investimento per il prossimo riesame intermedio della politica di coesione. Resilienza
alle sfide Negli ultimi cinque anni il semestre europeo ha svolto un
ruolo fondamentale nel sostenere risposte di politica economica forti
e coordinate mentre l'UE fronteggiava una serie di sfide di portata
eccezionale. L'Unione ha mostrato una grande resilienza economica e sociale di
fronte a gravi shock, tra cui la pandemia di COVID-19, la guerra di aggressione
della Russia nei confronti dell'Ucraina e i conseguenti rincari dell'energia e
aumenti dell'inflazione. In prospettiva, le previsioni economiche di primavera
2024 prevedono per il 2024 una crescita del PIL dell'1,0% nell'UE e dello 0,8%
nella zona euro, sulla scia di un mercato del lavoro solido e di consumi
privati dinamici. Stando alle previsioni, nel 2025 la crescita accelererà
ulteriormente fino a raggiungere l'1,6% nell'UE e l'1,4% nella zona euro; nel
frattempo l'inflazione dovrebbe scendere dal 6,4% nel 2023 al 2,2% nel 2025.
Raccomandazioni
mirate agli Stati membri Le relazioni per paese 2024 analizzano
l'evoluzione economica, occupazionale e sociale di ciascuno Stato membro e
fanno il punto sull'attuazione dei piani per la ripresa e la resilienza e dei
programmi della politica di coesione. Individuano inoltre le sfide più
importanti, con particolare attenzione alla competitività, e le riforme e gli
investimenti prioritari. Sulla base di tale analisi la Commissione propone raccomandazioni
specifiche per paese contenenti orientamenti destinati agli Stati membri
per rispondere alle sfide che sono affrontate solo parzialmente o non
affrontate affatto nei piani per la ripresa e la resilienza nazionali. Le
raccomandazioni specifiche per paese sono suddivise in: una raccomandazione
sulla politica dibilancio che comprende, se del caso, riforme di
bilancio strutturali, la raccomandazione di proseguire o accelerare l'attuazione
dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza e dei
programmi della politica di coesione, e se del caso, ulteriori raccomandazioni
sulle sfide strutturali in essere e/o emergenti, con particolare
attenzione al miglioramento della competitività. Attuazione efficace
di NextGenerationEU e della politica di coesione, motori fondamentali di un'economia
dell'UE competitiva Come illustrato nelle relazioni per paese di
quest'anno, NextGenerationEU e altri programmi di finanziamento dell'Unione
hanno sostenuto la ripresa dell'UE verso un futuro più verde, più digitale, più
equo e più resiliente attraverso la creazione di posti di lavoro, il miglioramento
della competitività, la stabilità macroeconomica e la coesione territoriale e
sociale. Ad oggi, nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza la
Commissione ha erogato agli Stati membri oltre 240 miliardi di € sotto
forma di sovvenzioni e prestiti per l'attuazione efficace delle riforme
e degli
investimenti chiave. Oltre a ciò, dall'inizio della pandemia di COVID-19 sono
stati erogati oltre 252 miliardi di € nel quadro dei fondi della
politica di coesione. Nella maggior parte dei casi gli Stati membri
continuano a registrare buoni progressi nell'attuazione dei piani per la
ripresa e la resilienza e dei programmi della politica di coesione; tuttavia
alcuni devono urgentemente ovviare ai ritardi che insorgono e rispondere alle
sfide strutturali emergenti per attuare tempestivamente gli investimenti e le
riforme dei rispettivi piani per la ripresa e la resilienza. L'attuale ciclo
del semestre fornisce agli Stati membri orientamenti in vista del prossimo
riesame intermedio dei programmi della politica di coesione. Orientamenti
strategici per rafforzare la competitività Il pacchetto di primavera invita
gli Stati membri ad adottare misure d'intervento per promuovere la
competitività e aumentare la produttività. A tal fine, nelle raccomandazioni
specifiche per paese sono invitati a: assicurare un contesto imprenditoriale
favorevole alla competitività, che sfrutti appieno le possibilità
offerte dal mercato unico, in particolare per le PMI; migliorare i risultati
scolastici e sostenere lo sviluppo di competenze per il futuro, con
un'istruzione e una formazione di alta qualità basate su programmi di studio
aggiornati, dal momento che per garantire la prosperità dell'UE è essenziale
colmare le carenze di manodopera e di competenze; facilitare l'accesso ai
finanziamenti migliorando l'allocazione del risparmio e il finanziamento
del capitale e agevolando il mercato dei capitali e le forme alternative di
finanziamento, in particolare per le PMI; attuare riforme ambiziose per
costruire ecosistemi integrati di ricerca e innovazione, incentrandosi, ad
esempio, sulla collaborazione tra scienza e imprese e sul trasferimento di
conoscenze; e accelerare la transizione verde e digitale, aumentando
l'autonomia, la resilienza e la competitività dell'industria a zero emissioni
nette dell'UE, colmando le carenze di manodopera e di competenze, stimolando
gli investimenti pubblici nelle infrastrutture e nelle competenze digitali e
ovviando agli ostacoli normativi alla digitalizzazione. Rafforzare la
sostenibilità di bilancio La pandemia di COVID-19, i rincari dell'energia e
la necessaria risposta politica hanno contribuito al marcato aumento del debito
pubblico in diversi Stati membri negli ultimi anni. Le politiche di bilancio
dovrebbero collocare il debito su un percorso di riduzione
o
mantenerlo a livelli prudenti, preservando nel contempo gli investimenti. Il nuovo
quadro di governance economica fa del 2024 un anno di transizione per il
coordinamento
delle
politiche di bilancio nell'UE. Gli orientamenti e le decisioni di politica di
bilancio nell'ambito del nuovo quadro contenuti nel pacchetto di primavera
mirano a rafforzare la sostenibilità del debito degli Stati membri e a promuovere
in tutti una crescita sostenibile e inclusiva. In base alle nuove
regole gli Stati membri elaboreranno piani di medio termine che
definiranno i rispettivi percorsi della spesa e le riforme e gli investimenti
prioritari. Le raccomandazioni contenute nel pacchetto di primavera
costituiscono una solida base per gli impegni di riforma e di investimento che
gli Stati membri devono definire in tali
piani. Le
raccomandazioni specifiche per paese prevedono che gli Stati membri perseguano
politiche di bilancio prudenti garantendo che la crescita della spesa netta nel
2025 e oltre sia coerente con gli obblighi di aggiustamento di bilancio
previsti dal nuovo quadro di governance. In concreto, gli Stati membri con un
debito pubblico superiore al 60% del PIL o un disavanzo superiore al 3% del PIL
dovranno garantire che la crescita della spesa netta sia limitata a un tasso
che collochi il rapporto debito pubblico/PIL su un percorso di riduzione
plausibile a medio termine, portando il disavanzo pubblico al di sotto del 3%
del PIL e mantenendolo al di sotto di tale valore di riferimento nel medio
periodo.
La
Commissione ha preparato una relazione a norma dell'articolo 126,
paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea per 12
Stati membri al fine di valutare la loro osservanza del criterio del
disavanzo previsto dal trattato: Belgio, Cechia, Estonia, Spagna, Francia,
Italia, Ungheria, Malta, Polonia, Slovenia, Slovacchia e Finlandia. Nella
valutazione la Commissione tiene conto dei fattori significativi presentati
dagli Stati membri il cui rapporto debito pubblico/PIL è inferiore al 60% del
PIL o il cui disavanzo è ritenuto "vicino" al valore di riferimento
del 3% e "temporaneo". Sulla base della valutazione contenuta nella
relazione, l'avvio di una procedura per i disavanzi eccessivi basata
sul disavanzo è giustificata per sette Stati membri: Belgio,
Francia, Italia, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia. La relazione
di cui all'articolo 126, paragrafo 3, rappresenta solo il primo passo verso
l'avvio delle procedure per i disavanzi eccessivi. Alla luce di tale
valutazione e previo parere del comitato economico e finanziario, nel
luglio 2024 la Commissione intende proporre al Consiglio di avviare per questi
Stati membri procedure per i disavanzi eccessivi basate sul disavanzo. Nell'ambito
del pacchetto d'autunno del semestre europeo, per garantire la coerenza con il
percorso di aggiustamento stabilito nei piani di medio termine, la
Commissione proporrà al Consiglio raccomandazioni per porre fine alla
situazione di disavanzo eccessivo. Nel 2020, sulla base dei dati del 2019, il
Consiglio ha stabilito che la Romania presentava un disavanzo
eccessivo. Secondo la valutazione della Commissione, il paese non aveva
adottato misure efficaci per correggere e far cessare tale situazione. Valutazione
degli squilibri macroeconomici La Commissione ha valutato l'esistenza di
squilibri macroeconomici nei 12 Stati membri selezionati per un esame
approfondito nella relazione 2024 sul meccanismo di allerta. Nel complesso,
dopo il grande deterioramento delle ragioni di scambio del 2022, gli squilibri
macroeconomici hanno mostrato una tendenza ad attenuarsi nella maggior parte degli
Stati membri. Francia, Spagna e Portogallo non presentano più
squilibri in quanto le loro vulnerabilità sono complessivamente diminuite.
I rischi per la sostenibilità di bilancio saranno esaminati nell'ambito delle
regole di bilancio riformate. La Grecia e l'Italia, che fino
all'anno scorso presentavano squilibri eccessivi, presentano ora squilibri;
infatti, nonostante siano diminuite, le vulnerabilità continuano a destare preoccupazione.
I rischi per la sostenibilità di bilancio saranno esaminati nell'ambito delle
regole di bilancio riformate. La Slovacchia presenta ora squilibri. Le
vulnerabilità relative alla competitività dei
costi, al
saldo con l'estero, al mercato immobiliare e al debito delle famiglie si sono
protratte e non è stata avviata alcuna azione politica. La Romania presenta
ora squilibri eccessivi, che non erano eccessivi fino allo scorso anno,
poiché permangono vulnerabilità relative ai conti con l'estero, dovute principalmente
a disavanzi pubblici elevati e in aumento, mentre le significative pressioni
sui prezzi e sui costi sono cresciute e l'azione politica è stata debole. Germania,
Cipro, Ungheria, Paesi Bassi e Svezia continuano a presentare
squilibri.
Relazioni
di sorveglianza post-programma La sorveglianza post-programma
valuta la situazione economica, finanziaria e di bilancio degli Stati membri
che hanno beneficiato di programmi di assistenza finanziaria, concentrandosi
sulla loro capacità di rimborso. Le relazioni di sorveglianza post programma per
Irlanda, Grecia, Spagna, Cipro e Portogallo concludono che tutti e
cinque gli Stati membri mantengono la capacità di rimborsare il debito.Valutazione
delle sfide della convergenza sociale In questo ciclo del semestre, per la
prima volta la Commissione ha effettuato per ciascuno Stato membro un'analisi
in due fasi delle sfide a livello sociale, occupazionale e di competenze,
basandosi sul quadro di valutazione della situazione sociale riveduto e sui
principi di un quadro di convergenza sociale. L'analisi della prima fase è
inclusa nella relazione comune sull'occupazione 2024, mentre per la seconda
fase i servizi della Commissione hanno pubblicato nel maggio di quest'anno
un'analisi più dettagliata su sette Stati membri (Bulgaria,
Estonia,
Spagna, Italia, Lituania, Ungheria e Romania). Orientamenti in
materia di occupazione La Commissione propone orientamenti per le
politiche
occupazionali
degli Stati membri nel 2024. Questi orientamenti definiscono priorità
comuni per le politiche sociali e occupazionali nazionali al fine di
renderle più eque e inclusive. Gli orientamenti del 2023 sono stati aggiornati
per includere azioni volte a colmare le carenze di competenze e di
manodopera e a migliorare le competenze di base e digitali. Sono
comprese anche le nuove tecnologie, l'intelligenza artificiale e la
gestione algoritmica nonché il loro impatto sul mondo del lavoro. Gli orientamenti
fanno anche riferimento a recenti iniziative politiche in settori di
particolare rilevanza, quali il lavoro mediante piattaforme digitali,
l'economia sociale e gli alloggi a prezzi accessibili. La
Commissione
sottolinea infine l'importanza di monitorare i progressi compiuti verso
il conseguimento degli obiettivi principali dell'UE per il 2030 e degli
obiettivi nazionali che vi contribuiscono in materia di occupazione, competenze
e riduzione della povertà. Prossime tappe La Commissione invita
l'Eurogruppo e il Consiglio ad esaminare e approvare gli orientamenti proposti
oggi e attende con interesse un dialogo costruttivo con il Parlamento europeo
sui contenuti di questo pacchetto e su ogni tappa successiva del ciclo del
semestre europeo.
https://italy.representation.ec.europa.eu/notizie-ed-eventi/notizie/il-pacchetto-di-primavera-delsem...
europeo-fornisce-orientamenti-strategici-rafforzare-la-2024-06-19_it
(Rappresentanza in Italia Commissione Europea)
Fonte : ANNO XXVI N. 23 26 Giugno2024