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Patto sulla migrazione e l’asilo: presentato il piano di attuazione comune.

Patto
sulla migrazione e l’asilo: presentato il piano


di
attuazione comune.



Il piano
di attuazione comune del patto sulla migrazione e l'asilo
, adottato oggi
dalla Commissione, stabilisce le tappe fondamentali affinché tutti gli Stati
membri mettano a punto le capacità giuridiche e operative necessarie per
iniziare ad applicare efficacemente la nuova legislazione entro la metà del 2026.
Le agenzie dell'UE forniranno un sostegno operativo e mirato agli Stati membri
durante l'intero processo. Il piano di attuazione comune fornisce un modello per
i
piani di attuazione nazionali che gli Stati membri dovranno
adottare entro la fine di quest'anno. Raggruppa gli aspetti giuridici, tecnici
e operativi in
10 elementi costitutivi allo scopo di concentrare
e facilitare gli sforzi di attuazione a livello pratico. Tutti gli elementi
costitutivi sono
fondamentalmente interdipendenti e devono essere
attuati in
parallelo. Il piano di attuazione comune sarà presentato
agli Stati membri in sede di Consiglio "Affari interni", dopodiché sarà
utilizzato come base per la preparazione dei piani di attuazione nazionali
degli Stati membri che dovranno essere presentati entro dicembre 2024. La
Commissione seguirà da vicino i progressi compiuti nell'attuazione del patto e
riferirà periodicamente al Parlamento europeo e al Consiglio.

Determinare lo Stato membro competente per l'esame di ciascuna domanda di
protezione internazionale e garantire una più equa ripartizione della
responsabilità tra gli Stati membri attraverso un meccanismo di solidarietà
obbligatorio ma flessibile.

Su questa
pagina:





Necessità di
modificare le norme di Dublino

Criteri di
competenza

Misure di
solidarietà e di sostegno

Un quadro
comune di strategie nazionali ed europee

Prevenzione
degli abusi e dei movimenti secondari

Lavori
relativi al patto sulla migrazione e l'asilo





Necessità di modificare le norme di Dublino

Lo scopo del
sistema di Dublino attualmente applicabile è 
individuare un unico Stato
membro dell'UE
 competente per il trattamento di una domanda di asilo.
La procedura si basa su vari criteri, tra cui quello del 
primo paese di
ingresso
. Nella pratica, ciò ha significato che un numero limitato di Stati
membri è stato competente per il trattamento della maggior parte delle domande
di asilo.

La crisi
migratoria ha messo in evidenza i limiti del sistema attuale, che comporta
un 
onere per gli Stati membri in prima linea. Insieme
all'istituzione di un nuovo meccanismo di solidarietà, il nuovo regolamento
sulla gestione dell'asilo e della migrazione, che sostituirà il regolamento
Dublino, contribuirà a creare un sistema più equo di condivisione della responsabilità
tra gli Stati membri.

Criteri di competenza

Pur
mantenendo le norme principali sulla determinazione della competenza per
l'esame di una domanda di asilo, il nuovo regolamento 
chiarirà i
criteri di competenza e razionalizzerà le norme
 per il trasferimento
di un richiedente da uno Stato membro all'altro. I principali cambiamenti
intervenuti comprendono i seguenti:

·       
i
richiedenti asilo saranno tenuti a presentare domanda nello Stato membro di
primo ingresso o di soggiorno regolare, ma continuerà ad applicarsi la norma
per la quale, se sono soddisfatti determinati criteri (per esempio la presenza
di un familiare), 
un altro Stato membro può diventare competente per la
gestione di tale domanda di asilo


·       
se il
richiedente è in possesso di un 
diploma recente (non più
vecchio di sei anni) rilasciato da un paese dell'UE, 
quel paese
dovrebbe esaminare la domanda di protezione internazionale


·       
i criteri
per il ricongiungimento familiare dei richiedenti saranno rafforzati e
comprenderanno anche i 
beneficiari di protezione internazionale e
coloro che risiedono in un paese sulla base del 
permesso di soggiorno
di lungo periodo dell'UE
 (compresi eventuali neonati)

Fonte : ANNO XXVI N. 22/24 19 Giugno2024

 
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