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L'Ue avverte la Georgia: ritiri la 'legge russa' o salta l'adesione (e i fondi europei).

L'Ue avverte
la Georgia: ritiri la 'legge russa' o salta l'adesione (e i fondi europei).


Bruxelles critica il provvedimento sugli "agenti
stranieri" che ha scatenato le proteste di piazza ed è accusato di servire
a reprimere il dissenso: "Non è in linea con le norme e i valori
fondamentali dell'UnioneInizio modulo. Una manifestante con bandiere nazionali georgiane e dell'Ue di fronte alla
polizia che blocca la strada verso l'edificio del Parlamento di Tbilisi - Foto
LaPresse (AP Photo/Shakh AivazovFine modulo. Aumentano le pressioni internazionali affinché la Georgia ritiri la sua controversa legge
sugli "agenti stranieri", ritenuta simile a quelle usate nella Russia
di Vladimir Putin per reprimere il dissenso. L'Unione europea ha avvertito che
il provvedimento, che ha scatenato enormi proteste di piazza, è un ostacolo per
le ambizioni del Paese di entrare nel blocco, dopo
che a dicembre la nazione ha ottenuto lo status di candidato. E in gioco non
c'è solo il processo di adesione, ma anche gli ingenti fondi che Bruxelles
assicura a Tbilisi. "L'adozione
di questa legge ha un impatto negativo sul cammino della Georgia verso
l'Ue", ha avvertito il capo della politica estera, Josep Borrell in una
nota firmata anche a nome della Commissione. "La scelta della strada da
seguire è nelle mani della Georgia. Esortiamo le autorità georgiane a ritirare
la legge", ha aggiunto l'Alto rappresentante. Inizialmente la
nota doveva essere pubblicata a nome di tutti i 27 Stati membri, e
sottoscritta anche dal commissario all'Allargamento, Oliver Varhelyi. Ma
l'Ungheria si è opposta e così alla fine anche l'ungherese Varhelyi ha ritirato
la sua firma. Il Parlamento
georgiano ha approvato ieri (14
maggio) la terza e ultima lettura del disegno di legge, che impone alle
organizzazioni che ricevono più del 20% dei loro finanziamenti dall'estero di
registrarsi come agenti di influenza straniera, imponendo onerosi requisiti di
divulgazione e multe punitive in caso di violazione. Secondo l'opposizione, il
partito al governo Sogno Georgiano vuole reprimere le organizzazioni della
società civile e l'opposizione, mentre l'esecutivo afferma che il provvedimento
è necessario per migliorare la trasparenza dei finanziamenti alle Ong e
proteggere il Paese da interferenze esterne. La presidente Salome
Zourabichvili, filo europea, ha già dichiarato che porrà il veto al testo. Ma
Sogno Georgiano, il partito del premier Irakli Kobakhidze e il cui presidente
onorario è il miliardario filorusso Bidzina Ivanishvili, ha voti sufficienti
per scavalcarlo in una ulteriore votazione. "L'Ue ha chiaramente e ripetutamente affermato che lo spirito e il
contenuto della legge non sono in linea con le norme e i valori fondamentali
dell'Unione", ha dichiarato Borrell, sostenendo che "la legge
comprometterà il lavoro della società civile e dei media indipendenti, mentre
la libertà di associazione e la libertà di espressione sono diritti
fondamentali al centro degli impegni assunti dalla Georgia nell'ambito
dell'Accordo di associazione e di qualsiasi percorso di adesione all'Ue". L'Ue è il
principale fornitore di assistenza finanziaria alla Georgia, una assistenza che
è ora a rischio. Bruxelles fornisce aiuti attraverso lo Strumento di
vicinato, sviluppo e cooperazione (Ndici), che dovrebbe servire a sostenere lo
sforzo di riforme nel Paese nel suo percorso verso l'adesione. Per il periodo
2021-2024 sono stati previsti finanziamenti per 340 milioni di euro. E non
solo. C'è anche il Piano Economico e di Investimento (Pei) per il Partenariato
Orientale, lanciato nel 2021, che ha l'obiettivo di mobilitare fino a 17
miliardi di euro in collaborazione con le istituzioni finanziarie
internazionali fino al 2027. Nell'ambito di questo piano l'Ue ha già mobilitato
1,9 miliardi di euro per investimenti in Georgia, di cui 205 milioni di euro in
sovvenzioni. oltre all'Europa
anche i rappresentanti di Onu e Nato hanno criticato il provvedimento. Il capo
dei diritti umani dell'Onu, Volker Turk, ha fatto sapere di provare
"profondo rammarico" per l'adozione della legge". "Le
autorità e i parlamentari hanno scelto di ignorare i numerosi avvertimenti dei
difensori dei diritti umani e delle organizzazioni della società civile",
ha affermato Turk in una nota, sostenendo che "gli impatti sui diritti
alla libertà di espressione e di associazione in Georgia purtroppo ora
rischiano di essere significativi". "La decisione del governo
georgiano di approvare una legge sui cosiddetti 'agenti stranieri' è un passo
nella direzione sbagliata e allontana la Georgia dall'integrazione europea ed
euro-atlantica", ha scritto su X la portavoce della Nato, Farah Dakhlallah,
esortando Tbilisi a "cambiare rotta" e a "rispettare il diritto
alla protesta pacifica". Il primo ministro georgiano, Irakli Kobakhidze,
ha detto che il governo è pronto a "discutere" del provvedimento.
"Siamo pronti a una discussione nel caso di ogni commento sulla
legge", ha assicurato Kobakhidze dopo un incontro avuto a Tbilisi con
l'Assistente segretario di Stato statunitense James O'Brien. La presidente
georgiana Zourabishvili, che ha annunciato il vero, ha ora
due settimane per rimandare il provvedimento al Parlamento, ma con
l'obbligo di proporre un testo alternativo che potrà essere accettato o
rigettato in toto dall'assemblea. Un compromesso su una eventuale modifica
potrebbe quindi essere raggiunto solo nel caso in cui il governo giudichi
accettabili le proposte della presidente.

 



Fonte : https://europa.today.it/











 
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