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L’Europa si prepara per le elezioni 2024: sfide e obiettivi chiave.

L’Europa si prepara per le
elezioni 2024: sfide e obiettivi chiave.




Le
elezioni europee in programma dal 6 al 9 giugno del 2024 si prospettano come le
più importanti nella storia dell’Unione europea anche a fronte del mutato
contesto geopolitico che vede il voto che si terrà il prossimo anno come
cruciale per il futuro dell’Europa. Il tema è stato al centro dell’evento a
sostegno della preparazione delle elezioni europee del 2024 organizzato
dal 23 al 24 ottobre a Bruxelles dalla Commissione europea. L’evento, parzialmente aperto alla
stampa, ha visto la partecipazione di esponenti dell’esecutivo europeo,
europarlamentari, accademici ed esponenti della società civile
per discutere delle sfide e delle occasioni derivanti dai processi
elettorali. L’iniziativa fa seguito al piano d’azione per la democrazia europea del dicembre
2020 e alla comunicazione “Proteggere l’integrità delle elezioni e promuovere la
partecipazione democratica”
. “Il voto del 2024 sarà uno degli eventi
più importanti nella storia della nostra unione, gli europei avranno la
possibilità di far sentire la propria voce su questioni fondamentali come il
nostro sostegno all’Ucraina, le ambizioni climatiche o sulla strada da prendere
per il completamento della nostra Unione e l’ingresso di nuovi membri”, ha
affermato la presidente della commissione UE Ursula von der Leyen in un
messaggio trasmesso durante l’evento.“Tutte le forze politiche esporranno le
loro diverse visioni ma dobbiamo concentrarci sulla missione comune che unisce
tutti noi: garantire una competizione elettorale libera ed equa”, ha dichiarato
la presidente dell’esecutivo europeo. Elezioni
europee: per l’ENISA l’impiego dei sistemi di intelligenza artificiale aumenta
il rischio di fake news
. L’ENISA, l’agenzia europea per la
sicurezza informatica, ha avvertito che nuovi potenti modelli di intelligenza
artificiale potrebbero diventare un fattore di disturbo durante le elezioni
europee che si terranno il prossimo giugno. Secondo l’Agenzia, vi è infatti il
rischio. Nel video messaggio, von der Leyen ha avvertito sul rischio che le
elezioni europee del 2024 possano essere influenzate da attori ostili. “Se
attori stranieri pagano segretamente campagne di lobbying per influenzare i
nostri processi democratici, tali attività devono essere smascherate, se
esperti presumibilmente indipendenti ricevono denaro dall’estero, abbiamo tutti
il diritto di saperlo”, ha affermato von der Leyen. “Non permetteremo alle autocrazie di attaccare le democrazie
dall’interno”, ha concluso la presidente della Commissione Ue. Il tema della manipolazione del voto
è stato sollevato anche dal commissario alla Giustizia Didier Reynders che nel
suo messaggio a conclusione dell’evento ha sottolineato che più della metà dei
cittadini europei teme che le riserve elettorali possano essere manipolato,
ricordando che la recente proposta della Commissione UE sulla trasparenza e la
focalizzazione della pubblicità politica cerca di affrontare questo problema. I populisti
europei si affideranno sempre di più all’Intelligenza artificiale
. Le
campagne di disinformazione a vantaggio delle forze politiche più populiste, si
basano già da anni sull’uso dei media digitali. Ora si aggiunge l’intelligenza
artificiale (AI) come ulteriore potente strumento. È quanto emerge dal
recente studio del Centres for …

“Dobbiamo cogliere le opportunità
offerte dalla rivoluzione digitale affrontando al tempo stesso le possibili
minacce”, ha dichiarato Reynders, osservando allo stesso tempo che “un
dibattito democratico aperto richiede anche media liberi e vivaci in tutta Europa”.
In questo senso, il commissario alla Giustizia ha sottolineato che “uno dei
pilastri del nostro ciclo di monitoraggio dello Stato di diritto, basato sul
rapporto annuale sullo Stato di diritto, si concentra sulla libertà e sul
pluralismo dei media”. Insieme agli Stati membri, ha proseguito, “abbiamo
intensificato il nostro lavoro sulla creazione di processi elettorali
resilienti per affrontare le minacce comuni, comprese le minacce informatiche”.
L’affluenza alle urne. Le
elezioni europee del 2019 hanno visto un’affluenza di poco superiore al 50,62%,
dato che si è mostrato in controtendenza rispetto al calo registrato a partire
dal 1984 al 2014, il livello più basse della partecipazione al voto con
un’affluenza pari al 42,61%. Come sottolineato dalla presidente del Parlamento
europeo Roberta Metsola nel suo messaggio indirizzato all’evento, la vera sfida
per le prossime elezioni sarà quella di “portare la gente a votare”. Per
Metsola occorre infatti “far sì che le persone si preoccupino e comprendano che
se non votano, altri decideranno per loro e i risultati potrebbero non
piacergli”.

Fonte: https://euractiv.it/section

 
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