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Gatekeeper designati dovranno rispettare tutti gli obblighi previsti dal regolamento sui mercati digitali.

Gatekeeper designati dovranno rispettare tutti gli
obblighi previsti dal regolamento sui mercati digitali.



A partire da oggi, Apple,
Alphabet, Meta, Amazon, Microsoft e ByteDance, i sei gatekeeper designati dalla
Commissione nel settembre 2023, dovranno rispettare integralmente tutti gli
obblighi previsti dal regolamento sui mercati digitali. Scopo del regolamento
sui mercati digitali è rendere i mercati digitali dell'UE più contendibili e
più equi. Il regolamento stabilisce nuove norme per 10 servizi di piattaforma
di base - ad esempio, i motori di ricerca, i mercati online, i negozi di
applicazioni (app store) e la pubblicità e messaggistica online - e conferisce
nuovi diritti alle imprese e agli utenti finali europei. Gli utenti commerciali
stabiliti nell'UE, che dipendono dai servizi offerti dai sei gatekeeper per
raggiungere i loro clienti, godranno, a partire da oggi, di nuove opportunità.
Ad esempio, gli utenti commerciali potranno:

• beneficiare di un
trattamento equo e di condizioni di parità quando si trovano in situazione di
concorrenza con i servizi dei gatekeeper offerti sulle rispettive piattaforme

• richiedere
l'interoperabilità con i servizi dei gatekeeper per offrire nuovi servizi
innovativi

• vendere le proprie
applicazioni attraverso canali alternativi diversi dagli app store del
gatekeeper

• accedere ai dati generati
dalle proprie attività sulle piattaforme dei gatekeeper

• promuovere offerte e
concludere contratti con clienti che operano al di fuori delle piattaforme dei
gatekeeper. Gli utenti finali beneficeranno di maggiori possibilità di scelta e
di innovazione nello spazio digitale europeo. Essi potranno:

• recuperare la facoltà di
scegliere, senza essere vincolati dalle opzioni predefinite imposte dai
gatekeeper, ad esempio optando per app store e servizi alternativi rispetto a
quelli offerti dai gatekeeper

• esercitare un migliore
controllo sui propri dati, potendo decidere se il gatekeeper avrà o meno la
possibilità di collegare i loro account e quindi di tracciare e combinare i
loro dati personali relativi a servizi diversi

• ottenere, trasferire e
utilizzare facilmente i dati tra i diversi servizi e le diverse applicazioni,
potendo fare dei backup di dati e spostandosi tra i diversi servizi in modo
fluido

• utilizzare servizi
alternativi di identificazione elettronica o di pagamento nel quadro delle
applicazioni. I gatekeeper hanno iniziato a testare le misure necessarie per
conformarsi al regolamento sui mercati digitali prima del termine previsto,
ottenendo così riscontri da parte dei portatori di interessi. A partire da
oggi, i gatekeeper sono tenuti a dimostrare la loro effettiva conformità al
regolamento sui mercati digitali e a descrivere le misure adottate redigendo
delle relazioni di conformità. La versione pubblica di tali relazioni sarà
accessibile sulla pagina web della Commissione dedicata al regolamento sui
mercati digitali. Oggi, i gatekeeper designati dovranno inoltre presentare alla
Commissione una descrizione, sottoposta ad audit indipendente, delle tecniche
utilizzate per la profilazione dei consumatori, unitamente ad una versione non
riservata della stessa. La Commissione analizzerà ora scrupolosamente le
relazioni di conformità e valuterà se le misure attuate sono efficaci ai fini
del conseguimento degli obiettivi dei pertinenti obblighi previsti dal
regolamento sui mercati digitali. La valutazione della Commissione si baserà
inoltre sui contributi dei portatori di interessi, che saranno raccolti anche nel
contesto dei seminari sulla conformità, a cui i gatekeeper sono invitati per
presentare le loro soluzioni. La Commissione non esiterà ad adottare misure
esecutive formali, utilizzando l'intero pacchetto di strumenti di cui dispone
per dare piena attuazione al regolamento sui mercati digitali. Qualora sospetti
l'esistenza di una violazione del regolamento sui mercati digitali, la
Commissione può avviare un procedimento per indagare sulla potenziale violazione.
In caso di violazione, la Commissione può infliggere ammende per un importo che
può arrivare fino al 10 % del fatturato mondiale totale dell'impresa,
percentuale che può aumentare fino al 20 % in caso di recidiva. Inoltre,
nell'eventualità di violazioni sistematiche, alla Commissione è conferito anche
il potere di imporre misure correttive aggiuntive, quali l'obbligo per un
gatekeeper di vendere un'impresa o parti di essa o il divieto per il gatekeeper
di acquisire altri servizi connessi all'inosservanza sistemica. Il 5 settembre
2023, la Commissione ha designato sei gatekeeper - Alphabet, Amazon, Apple,
ByteDance, Meta e Microsoft - e 22 dei loro servizi di piattaforma di base.
Dopo la loro designazione, i gatekeeper hanno avuto a disposizione sei mesi per
conformarsi all'elenco completo degli obblighi previsti dal regolamento sui
mercati digitali, in modo da offrire maggiore scelta e maggiore libertà agli
utenti finali e agli utenti commerciali dei rispettivi servizi. La Commissione
ha pubblicato una relazione annuale [aggiungere il link sull'attuazione del
regolamento sui mercati digitali nel 2023 e sui progressi compiuti nel
conseguimento dei suoi obiettivi. Il 12 febbraio 2024, la Commissione ha chiuso
quattro indagini di mercato dopo aver constatato che Apple e Microsoft non
dovevano essere designate come gatekeeper per i seguenti servizi di piattaforma
di base: il servizio di messaggistica iMessage di Apple e il motore di ricerca
online Bing, il browser web Edge e il servizio pubblicitario online Microsoft
Advertising di Microsoft. Il 1o marzo 2024, la Commissione ha ricevuto
notifiche da Booking, ByteDance e X in merito ai loro servizi che potrebbero
superare le soglie previste dal regolamento sui mercati digitali, circostanza
che potrebbe far rientrare le attività di tali imprese nel campo di
applicazione delle nuove norme dell'UE sulle piattaforme gatekeeper. La
Commissione adotterà una decisione in merito a tali notifiche entro 45 giorni
lavorativi, vale a dire entro il 13 maggio 2024.

https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_24_1342

(Commissione Europea) 



Fonte: Europa e Mediterraneo
n. 10 del 13/03/2024

 

 
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