La Commissione esige
che sia posta fine alla pratica delle mutilazioni genitali femminili in tutto
il mondo.
In
occasione della Giornata internazionale della tolleranza zero contro le mutilazioni
genitali femminili, che si è celebrata il 6 febbraio 2024, la Commissione europea
e l'Alto rappresentante/Vicepresidente ribadiscono il forte impegno dell'UE per
porre fine alla pratica delle mutilazioni genitali femminili in tutto il mondo.
"Le mutilazioni genitali femminili sono una violazione dei diritti umani e
una grave forma di violenza contro le ragazze e le donne. È bene essere chiari:
queste pratiche non hanno alcun motivo medico. Mettono a rischio la vita delle ragazze,
violano i loro diritti umani e provocano traumi fisici e psicologici duraturi.
Non vi è giustificazione di sorta per le mutilazioni genitali femminili. Le
comunità, i governi, le organizzazioni e i partner internazionali fanno fronte comune
per proteggere i diritti umani, la dignità e la salute delle donne e delle ragazze.
L'Unione europea continuerà a collaborare con i partner internazionali per
mettere in atto un approccio all'insegna della tolleranza zero contro le mutilazioni
genitali femminili e lottare per un mondo in cui nessuna ragazza e nessuna
donna subisca una forma di violenza qualsiasi. Lo scorso anno l'Unione europea
ha ratificato la Convenzione di Istanbul che costituisce un passo fondamentale per
stigmatizzare la violenza contro le donne come una violazione dei diritti
umani. Un altro passo importante consisterà nel sancire nel diritto dell'UE
l'obbligo di perseguire penalmente le mutilazioni genitali femminili. Al riguardo
stiamo lavorando a norme specifiche che faranno parte di un quadro giuridico
più ampio per combattere tutte le forme di violenza contro le donne. Nella
nostra proposta mirante a prevenire e combattere la violenza contro le donne e
la violenza domestica, suggeriamo di perseguire penalmente la mutilazione
genitale femminile in quanto reato a sé stante. La proposta è attualmente in
fase di negoziazione. Stiamo anche preparando una raccomandazione su come
prevenire tutte le pratiche dannose contro le donne e le ragazze. In Europa e
nel mondo, le donne e le ragazze non devono più essere costrette a subire le
mutilazioni genitali femminili o qualsiasi altra forma di violenza". Informazioni
generali. Secondo la definizione dell'Organizzazione mondiale della sanità
(OMS), le mutilazioni genitali femminili (MGF) comprendono tutte le pratiche
che comportano la rimozione parziale o totale degli organi genitali esterni
della donna o altre pratiche lesive degli organi genitali femminili non dovute
a motivi medici. Si tratta di una forma di violenza contro le donne e le
ragazze che comporta gravi conseguenze fisiche e psicologiche permanenti. Le stime
ci dicono che in ben 17 paesi europei 190 000 ragazze sono a rischio di
mutilazioni genitali e che, nel nostro continente, 600 000 donne sono costrette
a viverne le conseguenze. Ogni anno almeno 20 000 donne e bambine arrivano in
Europa come richiedenti asilo da paesi in cui vi è il rischio di mutilazioni
genitali femminili. La Commissione europea è fortemente impegnata per porre
fine a tutte le forme di violenza di genere, comprese le mutilazioni genitali
femminili, sia all'interno che all'esterno dell'UE, come sottolineato nel piano
d'azione dell'UE per i diritti umani e la democrazia 2020-2024, nella strategia
dell'UE per la parità di genere 2020-2025, nel piano d'azione dell'UE sulla
parità di genere III e nella strategia dell'UE sui diritti dei minori, che mira
a porre fine alla violenza contro i minori. In linea con queste politiche e con
il nostro impegno a porre fine alle mutilazioni genitali femminili in Europa e
nel mondo, sosteniamo le vittime, le loro famiglie e le comunità colpite oltre
che gli esperti e i responsabili politici e cooperiamo con loro. La convenzione
del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei
confronti delle donne e la violenza domestica, la cosiddetta convenzione di
Istanbul, prevede l'obbligo di perseguire penalmente le mutilazioni genitali
femminili. La convenzione è stata firmata da tutti gli Stati membri dell'UE e,
ad oggi, è stata ratificata da 22 di essi. È entrata in vigore il 1° ottobre
2023. Con l'adesione alla convenzione, l'UE è vincolata da norme ambiziose ed
esaustive per prevenire e combattere la violenza contro le donne e la violenza
domestica per quanto riguarda gli ambiti della cooperazione giudiziaria in
materia penale, dell'asilo e del non respingimento, oltre che la sua
amministrazione pubblica. Nel marzo 2022 la Commissione ha presentato una
proposta per prevenire e combattere la violenza contro le donne e la violenza
domestica che qualifica la mutilazione genitale femminile come reato a sé
stante. La proposta è attualmente in fase di negoziazione. Nel 2024 la
Commissione adotterà inoltre una raccomandazione specifica sulla prevenzione e
la lotta contro le pratiche lesive a danno delle donne e delle ragazze,
comprese le mutilazioni genitali femminili. Nella raccomandazione sono
suggerite anche azioni specifiche rivolte agli Stati membri ed è proposto un
sostegno supplementare e specializzato per la protezione delle vittime di
pratiche dannose come le mutilazioni genitali femminili. Il programma della
Commissione Cittadini, uguaglianza, diritti e valori (CERV) offre finanziamenti
per progetti volti a contrastare la violenza di genere, comprese le mutilazioni
genitali femminili. Nel novembre 2023 la Commissione ha pubblicato un nuovo
invito a presentare proposte per prevenire e combattere la violenza di genere.
I progetti possono essere presentati fino al 24 aprile 2024. Le pratiche
dannose sono tra le priorità dell'invito e comprendono le mutilazioni genitali
femminili, le mutilazioni genitali intersessuali, l'aborto forzato, la
sterilizzazione forzata, i matrimoni infantili e i matrimoni forzati e i
delitti d'onore. Anche la Convenzione delle Nazioni Unite del 1989 sui diritti
dell'infanzia e dell'adolescenza, di cui tutti gli Stati membri dell'UE sono
parti contraenti, condanna la violenza contro i minori. Nel 2021 la Commissione
ha adottato la strategia dell'UE sui diritti dei minori volta a rafforzare
l'impegno dell'Unione per proteggere le bambine e le ragazze dalle mutilazioni
genitali femminili negli Stati membri dell'UE a livello mondiale; la strategia
evidenzia inoltre il ruolo che l'istruzione, la sensibilizzazione e le misure
giuridiche svolgono per eliminare la pratica delle mutilazioni genitali
femminili attraverso azioni e raccomandazioni concrete volte a por fine a tutte
le forme di violenza contro i minori. Nel contesto dell'azione esterna e della
cooperazione allo sviluppo, l'eliminazione delle mutilazioni genitali femminili
continua a essere un'azione fondamentale del piano d'azione dell'UE per i
diritti umani e la democrazia 2020-2024 e del piano d'azione dell'UE sulla
parità di genere 2021-2025, come testimoniato da dialoghi politici e azioni
concrete. Dal 2016 l'UE e i suoi Stati membri sono tra i principali donatori
del programma congiunto UNFPA/UNICEF per l'eliminazione delle mutilazioni
genitali femminili con un contributo totale di 18,5 milioni di €. L'UE ha
contribuito con 60 milioni di EUR all'iniziativa Team Europa sulla salute e i
diritti sessuali e riproduttivi in Africa e con 23,5 milioni di EUR al
programma regionale per l'Africa dell'iniziativa Spotlight che combatte in 18
paesi partner la violenza di genere, comprese le mutilazioni genitali
femminili. L'UE cerca di trasformare le norme sociali e di genere collaborando
con uomini e ragazzi, un aspetto fondamentale per porre fine alle mutilazioni
genitali femminili e ai matrimoni infantili. Fino al 2023 più di 6 milioni di
ragazzi e uomini hanno partecipato in sessioni di dialogo ed educative miranti
a rafforzare la mascolinità positiva e l'impegno degli uomini per prevenire le
pratiche dannose e conferire autonomia alle ragazze, con l'aiuto di quasi 900
000 leader religiosi, tradizionali o comunitari, mobilitati nel quadro del
programma.
https://italy.representation.ec.europa.eu/notizie-ed-eventi/notizie/la-commissione-esige-che-sia-pos...
pratica-delle-mutilazioni-genitali-femminili-tutto-il-2024-02-05_it
(Rappresentanza
in Italia Commissione Europea)
Fonte : ANNO XXVI
N. 05/24/07 Febbraio 2024