Geoblocking:
rivedere regole UE per eliminare tutte le limitazioni geografiche.
Norme UE sul
geoblocking in vigore da quattro anni, ma permangono dei blocchi geografici. I Paesi
UE devono applicare pienamente e far rispettare le norme senza indugi
Disponibilità limitata
del catalogo transfrontaliero di contenuti audiovisivi e di eventi sportivi in
diretta Le norme UE in materia di
blocchi geografici devono essere applicate meglio e aggiornate per rafforzare
il mercato unico digitale e rispondere meglio alle aspettative dei consumatori.
Mercoledì, i deputati
hanno una risoluzione nella quale sottolineano la necessità di rivedere le norme dell'UE in materia di
blocchi geografici (in inglese “geo-blocking”), in particolare
alla luce dell'accelerazione della trasformazione digitale e dell'aumento degli
acquisti online negli ultimi anni. Le norme in vigore consentono ai consumatori
di fare acquisti online e di accedere ai servizi oltre confine senza molte
restrizioni, ma i deputati affermano che devono essere applicate pienamente e
che è necessario eliminare le barriere rimanenti. La risoluzione, non
vincolante, è stata approvata con 376 voti a favore, 111 contrari e 107
astenuti. Poiché le norme attuali non si applicano a specifici servizi digitali
che offrono contenuti protetti da copyright (come e-book, musica, software e
giochi online), i deputati sottolineano i potenziali vantaggi dell'inclusione
di tali servizi nelle norme dell'UE, se si dispone dei diritti richiesti per i
territori interessati. La consegna transfrontaliera, che non è obbligatoria ai
sensi del regolamento, rimane un problema per i consumatori che riguarda il 50%
delle transazioni di shopping online. I deputati esortano la Commissione e gli
Stati membri a facilitare l'accesso dei consumatori ai servizi di consegna
transfrontaliera dei pacchi e a sostenere una riduzione dei costi. I deputati
affermano inoltre che i metodi di registrazione e di pagamento online devono
essere migliorati, poiché nella loro forma attuale compromettono l'obiettivo
delle norme di "fare acquisti come una persona del posto" (“shop like a local”). In risposta ai limitati
miglioramenti nell'accesso transfrontaliero ai cataloghi online di contenuti
audiovisivi e agli eventi sportivi dal vivo, i deputati sottolineano
l'importanza di modernizzare il settore audiovisivo per soddisfare le
aspettative dei consumatori in termini di disponibilità, accessibilità,
flessibilità e qualità dei contenuti. I deputati chiedono una maggiore disponibilità
transfrontaliera dei cataloghi e l'accesso transfrontaliero e la reperibilità
degli eventi sportivi attraverso i servizi di streaming. In particolare,
vogliono che la Commissione e gli Stati membri valutino attentamente tutte le
opzioni per ridurre la prevalenza di barriere geo-bloccanti ingiuste e
discriminatorie, considerando anche il potenziale impatto sui modelli di
business esistenti e sul finanziamento delle industrie creative. I deputati
sostengono tuttavia che l'estensione del campo di applicazione delle norme al
settore audiovisivo comporterebbe una significativa perdita di entrate nel
settore, minaccerebbe gli investimenti in nuovi contenuti, ridurrebbe la
diversità culturale dei contenuti, diminuirebbe i canali di distribuzione e, in
ultima analisi, aumenterebbe i prezzi per i consumatori. Il Parlamento chiede
pertanto di valutare ulteriormente l’impatto di un’inclusione dei servizi
audiovisivi e chiedono un calendario realistico per consentire al settore
audiovisivo di adattarsi e garantire la conservazione della diversità culturale
e della qualità dei contenuti. La relatrice Beata Mazurek (ECR, PL) ha
dichiarato: "Quando fanno acquisti online, i consumatori devono poter
approfittare delle migliori offerte e pagare con la loro carta bancaria,
proprio come un abitante del luogo. Stiamo raddoppiando gli sforzi contro la
discriminazione dei prezzi e vogliamo rendere più facile l'auto-ricezione o la
consegna oltre confine. È inoltre giunto il momento di soddisfare le richieste
dei cittadini e di rendere più facile l'accesso a film, serie ed eventi
sportivi nella loro lingua madre. La Commissione dovrebbe valutare attentamente
l'aggiornamento delle norme attuali e fornire il sostegno necessario al settore
audiovisivo". Il 30 novembre 2020, la Commissione ha pubblicato la prima valutazione sull'impatto
di queste norme ed esplora la possibilità di estenderle a specifici servizi
digitali che offrono contenuti protetti da copyright (come e-book, musica,
software e giochi online), nonché a servizi audiovisivi e di trasporto. Secondo
la clausola di revisione, la prossima valutazione dovrebbe essere realizzata
entro il 2025.
Fonte : https://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room