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Case green: arriva il primo si nella commissione del Parlamento europeo.

Case green:
arriva il primo si nella commissione del Parlamento europeo.


Il testo alla
Plenaria di febbraio.

 

La commissione Industria del Parlamento europeo (Itre) ha
votato a maggioranza a favore dell’accordo raggiunto nel trilogo con il
Consiglio sulla direttiva sull’efficientamento energetico degli edifici, la
cosiddetta direttiva sulle case green che introduce obblighi
per la ristrutturazione degli immobili europei con l’obiettivo di renderli più
sostenibili per l’ambiente. La commissione Industria, Ricerca e Energia del
Parlamento europeo ha infatti approvato il provvedimento con 38 voti a
favore, 20 contrari e 6 astenuti
. Perché il testo entri in vigore manca
solo l'ok finale della plenaria. Il provvedimento sarà calendarizzato in una
delle prossime sessioni.

A proporre la revisione, ancora nel dicembre 2021, era stata la Commissione Ue
come parte del pacchetto per la transizione energetica: gli edifici sono
infatti responsabili di circa il 40% del consumo energetico europeo e del 36
per cento delle sue emissioni di CO2. Alzare gli standard energetici, però, non
è stato facile. L'obiettivo di Bruxelles è quello di avere, a partire
dal 2030, tutti i nuovi edifici residenziali costruiti per essere a emissioni
zero
 – per gli edifici pubblici si partirà qualche anno prima, dal
2028 – e in generale dal 2050 l'intero patrimonio edilizio esistente a
emissioni zero. I paesi membri dovranno definire dei piani per la riduzione dei
consumi del loro patrimonio edilizio residenziale. Il 2020 è
considerato l’anno zero e il 2050 l’anno nel quale, a completamento del
percorso
, bisognerà avere un patrimonio edilizio a zero emissioni.
 Gli obiettivi intermedi di riduzione dei consumi per il parco edilizio
degli Stati Membri saranno del 16% al 2030 e del 20-22% al 2035.
 L’altro
grande tema riguarda l’abbandono dei combustibili fossili, a
partire dalle caldaie a gas metano, nelle abitazioni. La data entro la quale
arrivare al bando completo è stata spostata in avanti, al 2040; il termine
precedente era il 2035. Non solo. Se gli incentivi fiscali per questi
apparecchi saranno cancellati a partire dal 2025, è stato esplicitamente
stabilito che sarà possibile dare incentivi ai sistemi di riscaldamento ibridi,
come quelli che combinano caldaie e pompe di calore. Il si è stato accolto positivamente dal Movimento Cinque Stelle "Con
il voto della commissione Industria del Parlamento europeo arriva il primo via
libera all’accordo raggiunto in trilogo sulla direttiva sull’efficientamento
energetico. Si tratta di un provvedimento che, nonostante alcuni compromessi al
ribasso, fissa obiettivi comuni per l’ammodernamento degli edifici, il
risparmio energetico e la riduzione delle emissioni inquinanti. L’Europa
imbocca una strada mentre il governo Meloni prende quella opposta visto che ha deciso
di fare a pezzi il Superbonus". Lo afferma in una nota Tiziana
Beghin, capodelegazione del Movimento 5 stelle al Parlamento europeo. 
Gli europarlamentari della Lega, invece, Paolo Borchia (coordinatore
Id in commissione Itre) e Isabella Tovaglieri (componente
commissione Itre, relatrice ombra del provvedimento) hanno fatto sapere in una
nota "Positivo che sia stato eliminato l'obbligo, per i cittadini, di
adeguarsi alle classi energetiche imposte dall'Europa, lasciando questa
responsabilità ai singoli Stati membri con tempi più ragionevoli per i piani di
rinnovamento. Permangono tuttavia alcune criticità in un'iniziativa figlia
dell'ideologia del green deal, a cominciare dagli oneri di ristrutturazione
che, in un Paese dal particolare contesto immobiliare come il nostro dove le
case sono per lo più di proprietà, saranno comunque pesanti e ricadranno su una
situazione di debito pubblico già problematica. Esprimiamo soddisfazione per lo
scampato pericolo, ma continueremo a tenere alta la guardia: le case degli
italiani non si toccano".

 

Fonte : https://finanza.lastampa.it/

 
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