1. Provincia di Campobasso

  2. Contenuto della pagina
  3. Menu principale di navigazione
Contenuto della pagina

La strategia industriale Europea.

La strategia industriale Europea.

L'Europa si appresta a
realizzare una transizione verso la neutralità climatica e la leadership
digitale. La strategia industriale europea intende fare in modo che l'industria
europea spiani la strada a questa nuova era. Il 10 marzo 2020 la Commissione ha
gettato le basi per una politica industriale che sostenga la duplice
transizione verso un'economia verde e digitale, renda l'industria dell'UE più
competitiva a livello mondiale e rafforzi l'autonomia strategica aperta dell'Europa.
Il giorno successivo alla presentazione della nuova strategia industriale,
l'Organizzazione mondiale della sanità ha annunciato la pandemia di COVID-19. L'11
maggio 2021 la Commissione ha aggiornato la strategia industriale dell'UE per
tenere pienamente conto delle nuove circostanze dettate dalla crisi COVID-19
nella sua ambizione industriale e contribuisce a guidare la transizione verso
un'economia più sostenibile, digitale, resiliente e competitiva a livello
mondiale. Questo aggiornamento non sostituisce la strategia industriale del
2020 né completa i processi da essa avviati: gran parte di quel lavoro è in
corso e richiede sforzi specifici. Si tratta di un aggiornamento mirato,
incentrato su ciò che è più necessario fare e sugli insegnamenti da trarre. In
quanto veicolo principale dell'innovazione nei vari ecosistemi, le piccole e
medie imprese (PMI) devono essere tenute presenti in tutte le azioni previste
dalla presente strategia. Ciò si rispecchia in modo trasversale in una maggiore
attenzione agli oneri normativi per le PMI. Le nuove azioni andranno a forte
vantaggio delle PMI e delle start-up, che si tratti di un mercato unico
rafforzato, di una minore dipendenza dall'offerta o di una transizione verde e
digitale accelerata. La strategia comprende anche alcune misure destinate alle
PMI, quali quelle relative a una maggiore resilienza, alla lotta contro i
ritardi di pagamento e al sostegno alla solvibilità. La crisi della
COVID-19 ha colpito duramente l'economia dell'UE. Il suo impatto varia a
seconda degli ecosistemi e delle dimensioni delle imprese. La crisi ha messo in
evidenza l'interdipendenza delle catene globali del valore e ha dimostrato il
ruolo cruciale di un mercato unico integrato e ben funzionante a livello mondiale. 6,3% la percentuale di
riduzione dell'economia dell'UE 60%

· la percentuale di PMI che ha riportato un calo del fatturato nel 2020

·      
24%

·      
la percentuale di riduzione degli scambi intra-UE nel secondo e terzo
trimestre del 2020

·      
1,7%

·      
la percentuale di riduzione dell'occupazione nelle PMI nel 2020 - 1,4
milioni di posti di lavoro

·      
45%

·      
la quota di imprese che si prevede ridurranno gli investimenti nel 2021

Se da un lato l'impatto della crisi
varia tra i diversi ecosistemi e imprese, dall'altro le principali questioni
evidenziate dalla crisi sono: frontiere chiuse che limitano la libera circolazione di persone, beni e
servizi

·       
interruzione delle catene di approvvigionamento globali che incidono sulla
disponibilità di prodotti essenziali perturbazione della domanda. Per affrontare questi problemi, la strategia
industriale aggiornata propone nuove misure per tenere conto degli insegnamenti
tratti dalla crisi e sostenere gli investimenti. In particolare, essa si
concentra sui seguenti aspetti: Il mercato unico è la risorsa più importante
dell'UE, in quanto offre certezza, dimensioni e un trampolino di lancio globale
per le imprese europee. Tuttavia, la pandemia di COVID-19 ha compromesso
le opportunità offerte dal mercato unico. Le imprese e i cittadini hanno
risentito della chiusura delle frontiere, delle interruzioni
dell'approvvigionamento e della mancanza di prevedibilità. Per affrontare
questi problemi, la Commissione ha proposto: Strumento di emergenza per
il mercato unico:
 fornire una soluzione strutturale per garantire la
disponibilità e la libera circolazione di persone, beni e servizi nel contesto
di eventuali crisi future; Rafforzamento del mercato unico: esaminare
la possibilità di armonizzare le norme per i servizi essenziali alle imprese;
oltre al rafforzamento della digitalizzazione della vigilanza del mercato e di
altre misure mirate per le PMI. Monitoraggio del mercato unico: un'analisi
annuale della situazione del mercato unico, che comprende 14 ecosistemi
industriali. I 14 ecosistemi industriali sono: aerospaziale e difesa,
agroalimentare, edilizia, industrie culturali e creative, digitale,
elettronica, industrie ad alta intensità energetica, energia rinnovabile,
salute, mobilità - trasporti - industria automobilistica, prossimità, economia
sociale e sicurezza civile, commercio al dettaglio, tessile e turismo. Per
l'UE, uno dei principali importatori ed esportatori, l'apertura al commercio e
agli investimenti è una forza e una fonte di crescita e resilienza. Tuttavia,
l'emergenza COVID-19 ha evidenziato perturbazioni nella catena di
approvvigionamento globale e ha portato alla carenza di determinati prodotti
critici in Europa. Per questo motivo dobbiamo migliorare ulteriormente la
nostra autonomia strategica aperta in settori chiave, come già indicato nella
strategia industriale dell'UE per il 2020. La Commissione ha infatti come
proposte:

Partenariati internazionali diversificati: per garantire che il commercio e gli
investimenti continuino a svolgere un ruolo chiave nello sviluppo della nostra
resilienza economica.

Le alleanze industriali possono a loro volta essere uno
strumento adeguato per accelerare le attività che non si svilupperebbero
altrimenti, laddove contribuiscono ad attrarre investitori privati per
discutere nuovi partenariati e modelli commerciali in modo aperto, trasparente
e pienamente conforme alle norme in materia di concorrenza e sono
potenzialmente in grado di creare occupazione di elevato valore. Le
alleanze forniscono una piattaforma ampia e aperta in linea di principio e
presteranno particolare attenzione all'inclusività per le start-up e le PMI. La
Commissione sta preparando il lancio dell'alleanza per le tecnologie per i
processori e semiconduttori e dell'alleanza per i dati industriali, l'edge e il
cloud, e sta valutando la preparazione di un'alleanza per i vettori spaziali e
di un'alleanza per un'aviazione a emissioni zero.

Monitoraggio delle dipendenze strategiche: pubblicazione di
una prima relazione che
analizza le dipendenze strategiche dell'UE
. La relazione individua
137 prodotti in ecosistemi sensibili per i quali l'UE dipende fortemente da
fonti estere.

·       
137 prodotti in ecosistemi sensibili per i quali l'UE dipende fortemente da
fornitori esteri, su un totale di 5 200 prodotti analizzati

·       
Questi prodotti rappresentano il 6% del valore di tutti i prodotti
importati in Europa.

·       
Oltre la metà di queste dipendenze riguarda la Cina, seguita dal Vietnam e
dal Brasile.

·       
34 prodotti sono più vulnerabili, con un basso potenziale di
diversificazione e di sostituzione con la produzione dell'UE. Tra questi
figurano varie materie prime e sostanze chimiche utilizzate nelle industrie ad alta
intensità energetica e nella sanità.

·       
Questi prodotti rappresentano lo 0,6% del valore di tutti i prodotti
importati in Europa.

La relazione offre inoltre un'analisi
approfondita di 6 aree strategiche in cui l'UE presenta dipendenze: materie
prime, batterie, ingredienti farmaceutici attivi, idrogeno, semiconduttori,
tecnologie cloud e edge:

·       
materie prime

·       
batterie

·       
ingredienti farmaceutici attivi

·       
idrogeno

·       
semiconduttori

·       
tecnologie cloud e edge

·       
La strategia industriale del 2020 comprendeva un elenco di azioni a
sostegno della transizione verde e digitale dell'industria dell'UE, molte delle
quali sono già state adottate o avviate. La pandemia ha tuttavia inciso
pesantemente sulla velocità e sulla portata di questa trasformazione. Le
imprese che puntano su sostenibilità e digitalizzazione hanno maggiori
probabilità di essere tra le leader di domani. Per accelerare la duplice
transizione, la Commissione ha proposto: Percorsi di transizione. Creare
insieme all'industria e alle parti interessate percorsi di transizione volti a
individuare le azioni necessarie per realizzare la duplice transizione,
fornendo un'idea più chiara delle dimensioni, dei benefici e delle condizioni
richiesti. Progetti multinazionali.

·       
Per accompagnare gli sforzi a favore della ripresa e sviluppare capacità
verdi e digitali, la Commissione sosterrà gli Stati membri in progetti comuni
volti a massimizzare gli investimenti nell'ambito del dispositivo per la ripresa
e la resilienza.

 

·       
Analisi del settore dell'acciaio

·       
Per garantire un'industria metallurgica pulita e competitiva, la
Commissione analizza e affronta le sfide per questo settore.

 

·       
Partenariati di Orizzonte Europa

·       
Sinergia di finanziamenti pubblici e privati a favore della ricerca e
dell'innovazione nel campo delle tecnologie e dei processi a bassa intensità di
CO2. 

 

·       
Energia decarbonizzata abbondante, accessibile e a prezzi contenuti.

 

·       
 

La Commissione collaborerà con gli Stati membri per accelerare gli
investimenti nelle energie rinnovabili e nelle reti elettriche e rimuovere gli
ostacoli.  
Fonte: https://commission.europa.eu/strategy-and-policy/priorities-2019-2024/europe-fit-digital-age/europea...



 
Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO