La Commissione
europea ha autorizzato lo sblocco dei fondi di coesione per l'Ungheria, quasi
un anno dopo il congelamento del denaro a causa dell'incapacità del Paese di
affrontare le persistenti preoccupazioni sullo Stato di diritto.
I dieci miliardi di euro non saranno erogati in una
sola volta, ma in tranches graduali, sulla base dei progetti di sviluppo
presentati dal governo ungherese.
La decisione giunge in un contesto politico sempre più
difficile, in quanto il primo ministro, Viktor Orbán, sta intensificando la sua
campagna di opposizione per impedire l'apertura dei negoziati di adesione con
l'Ucraina, bloccare un fondo speciale di 50
miliardi di euro per sostenere il bilancio della Nazione
devastata dalla guerra e porre il veto su ulteriori forniture di aiuti
militari.
Tutte e tre le questioni più importanti saranno
discusse questa settimana durante un vertice di due giorni dei leader dell'Ue:
per portarle avanti è necessaria l'unanimità.
"Noi, come istituzione - dice Eric Mamer,
portavoce della Commissione europea - dobbiamo seguire le regole.
Giusto? E come abbiamo spiegato più e più volte in questa stanza, ciò che
stiamo esaminando è se e come l'Ungheria sta rispettando diverse serie di
condizioni".
La convergenza degli eventi - lo sblocco dei fondi
congelati e la minaccia di veto da parte di Orbán - ha alimentato la
speculazione che Bruxelles si stia impegnando a mercanteggiare per placare
Budapest, cosa che la Commissione europea ha strenuamente negato.
L'impressione è stata ulteriormente rafforzata
martedì, quando il consigliere politico del primo ministro ha ammesso
apertamente in un'intervista che una contropartita era possibile.
I leader dei quattro principali gruppi politici al
parlamento europeo hanno avvertito la Commissione che la riforma della
giustizia ungherese non è sufficiente e hanno chiesto a Ursula von der Leyen di
non cedere al ricatto del governo Orbán.
"Sembra non consono - dice Pedro Marques,
eurodeputato, S&D, Portogallo - dare dieci miliardi di euro a Orbán prima
del Consiglio, non sappiamo nemmeno se si tratta di una sorta di negoziato per una
posizione riguardo all'Ucraina.
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Questo tipo di gioco politico non è la strada da
percorrere con un prepotente come Orbán, con un autocrate come Orbán".
Vertice vitale
I leader di 27 Paesi inizieranno giovedì mattina a
Bruxelles i colloqui sull'Ucraina e sul Medio Oriente: questo vertice è
considerato il più difficile quest'anno, proprio a causa della resistenza di
Viktor Orbán.
Secondo un'analisi congiunta di
Amnesty International e del Comitato ungherese di Helsinki, le misure non sono
in grado di risolvere le carenze evidenziate da Bruxelles: "Le soluzioni
adottate, compreso il loro metodo di adozione, sono improvvisate e violano le
leggi e i regolamenti pertinenti, nonché i principi dello Stato di
diritto", si legge nell'analisi.
In totale, l'Ungheria rimarrà comunque senza 11,7
miliardi di euro di fondi di coesione, compresi i 6,3 miliardi di euro
congelati nell'ambito del cosiddetto "meccanismo di condizionalità",
a causa delle preoccupazioni legate agli appalti pubblici e ai conflitti di
interesse che mettono a rischio il bilancio dell'Ue.
Il resto del denaro riguarda aree tematiche come il
diritto alla libertà accademica (due miliardi di euro) e la protezione dei
diritti Lgbtq+ (600 milioni di euro), tra le altre.
L'Ungheria non è affatto vicina allo sblocco di questa
dotazione finanziaria, perché "non ha messo in atto le disposizioni
necessarie", ha dichiarato il mese scorso un funzionario dell'Unione.
Inoltre, non è ancora in grado di accedere al suo
piano di ripresa e resilienza Covid, che vale 10,4 miliardi di euro in
sovvenzioni e prestiti a basso interesse.
Solo 920 milioni di euro sono stati erogati come
"prefinanziamento" per fornire liquidità immediata ai progetti
energetici.
Nell'intervista rilasciata a Bloomberg, il consigliere
politico di Orbán ha affermato che l'intera somma di denaro - oltre 30 miliardi
di euro, compresi i dieci non congelati - dovrebbe essere consegnata al Paese
magiaro.Fonte : https://it.euronews.com/my-europe/2023/12/13/