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 Tratta di esseri umani: la
lotta dell'UE contro lo sfruttamento.
 


Scoprite in che modo l'Unione europea sta rafforzando le
norme contro la tratta di esseri umani per contrastare le nuove forme di
sfruttamento. In cosa consiste la tratta di esseri umani? Consiste nel
reclutare, trasportare, trasferire, dare rifugio o accogliere persone
attraverso la forza, la frode o l'inganno, con l'obiettivo di sfruttarle a
scopo di lucro. Dati relativi alla tratta di esseri umani . Ogni anno più di
7.000 sono vittime della tratta di esseri umani nell’Unione europea, sebbene se
il numero reale potrebbe essere molto superiore, poiché molti di questi non
vengono individuati. La maggior parte delle vittime sono donne e ragazze, ma è
in aumento il numero degli uomini, in particolare per svolgere lavori forzati. Forme
di tratta di esseri umani Tra le varie tipologie di traffico troviamo: lo
sfruttamento sessuale: dove le vittime sono prevalentemente donne e bambini. il
lavoro forzato: in cui le vittime provenienti principalmente da paesi in via di
sviluppo, sono costrette a lavorare in posizioni ad alta intensità di
manodopera o tenute in una situazione di schiavitù domestica. Le attività
criminali forzate: le vittime sono costrette a svolgere una serie di attività
illegali, spesso con quote per queste attività e possono affrontare severe
punizioni se non le rispettano. Le donazioni di organi: per questa fattispecie
le vittime generalmente ricevono un risarcimento

minimo o quasi nullo e vengono esposte a alti rischi per la
salute. Le cause alla base del traffico di esseri umani. Secondo un rapporto
delle Nazioni Unite, tra le cause alla base di questo fenomeno vi sono le disuguaglianze
tra i Paesi, le politiche di immigrazione e la crescente domanda di manodopera
a basso costo. La povertà e la violenza aumentano la suscettibilità delle persone
alla tratta. Qual' è l'impegno dell'UE? Le azioni intraprese finora dall’UE. Nel
2011, il Parlamento europeo ha emanato una direttiva contro la tratta per
assistere le vittime e reprimere i trafficanti. La direttiva punta a prevenire
la tratta di esseri umani e riconosce che, poiché le donne e gli uomini sono
spesso vittime della tratta per scopi diversi, anche le misure di assistenza e
sostegno devono essere specifiche per genere. La strada da seguire per l'UE. Negli
ultimi anni le forme di sfruttamento sono mutate e la tratta si è andata
spostando sempre più online. Inoltre, più recentemente, il conflitto tra Russia
e Ucraina ha portato a un massiccio esodo di donne e bambini, creando nuove
opportunità per le organizzazioni criminali. In ragione di questa situazione,
il 19 dicembre 2022, la Commissione ha proposto di rafforzare le norme: Rendere
il matrimonio forzato e l’adozione illegale in reati

Inserire un riferimento esplicito ai reati di tratta di
esseri umani commessi o agevolati alle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione, compresi Internet e i social media Imporre sanzioni obbligatorie
per i reati di tratta, inclusa l’esclusione dei responsabili dai benefici pubblici
o la chiusura temporanea o permanente degli stabilimenti in cui è avvenuto il
reato di tratta. Creare meccanismi formali di riferimento a livello nazionale per
migliorare l’identificazione tempestiva e il rinvio all’assistenza e al
sostegno delle vittime

Intensificare la riduzione della domanda rendendo l’uso
consapevole dei servizi forniti dalle vittime

della tratta un reato penale. Intensificare gli sforzi per ridurre
la domanda, rendendo l'utilizzo consapevole dei servizi forniti da vittime del
traffico un reato penale. Effettuare una raccolta dati sulla tratta su base
annuale a livello UE. Il Parlamento voterà la propria posizione su questa
proposta durante la seconda sessione plenaria di ottobre 2023.

https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/society/20230921STO05705/tratta-di-esseriumani-

la-lotta-dell-ue-contro-lo-sfruttamento

(Parlamento Europeo)

Fonte: Europa & Mediterraneo n. 38 del 27/09/2023

 
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