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Riforma doganale dell'UE: una visione basata sui dati per un'unione doganale più semplice, più intelligente e più sicura.

Riforma doganale dell'UE:
una visione basata sui dati per un'unione doganale più semplice, più
intelligente e più sicura.



La
Commissione ha presentato proposte per la riforma più ambiziosa e globale dell'unione
doganale dell'UE dalla sua istituzione nel 1968. Le misure proposte oggi
illustrano una visione all'avanguardia a livello mondiale basata sui dati per
le dogane dell'UE, che semplificherà notevolmente le procedure doganali per le
imprese, in particolare per gli operatori commerciali più affidabili. Adottando
la trasformazione digitale, la riforma ridurrà le procedure doganali onerose,

sostituendo
le dichiarazioni tradizionali con un approccio più intelligente alla vigilanza sulle
importazioni basato sui dati. Nel contempo le autorità doganali disporranno
degli strumenti e delle risorse di cui hanno bisogno per valutare adeguatamente
e bloccare le importazioni che comportano rischi reali per l'UE, i suoi
cittadini e la sua economia. La riforma odierna risponde alle attuali pressioni
cui sono soggette le dogane dell'UE, tra cui un enorme incremento dei volumi
commerciali, in particolare nel commercio elettronico, il rapido aumento delle
norme dell'UE che devono essere verificate alle frontiere e l'evoluzione delle
realtà e delle crisi geopolitiche. Renderà il quadro doganale adatto a un'era
più verde e digitale e contribuirà a un mercato unico più sicuro e competitivo.
La riforma semplifica e razionalizza gli obblighi di dichiarazione doganale per
gli operatori, ad esempio riducendo i tempi necessari per completare i processi
di importazione, mettendo a disposizione un'unica interfaccia dell'UE e
facilitando il riutilizzo dei dati. In tal modo contribuisce a realizzare
l'obiettivo della presidente von der Leyen
di ridurre tali oneri del 25%, senza compromettere gli obiettivi
strategici correlati.

Una
nuova autorità doganale dell'UE presiederà
un centro doganale digitale
europeo che fungerà da motore

del
nuovo sistema. Nel tempo il centro di dati sostituirà l'infrastruttura
informatica doganale esistente negli Stati membri dell'UE, consentendo di
risparmiare fino a 2 miliardi di € all'anno in costi operativi. La nuova
autorità contribuirà inoltre a migliorare l'approccio dell'UE alla gestione dei
rischi e ai controlli doganali.

Un nuovo partenariato con le imprese

Con la
riforma dell'unione doganale dell'UE le imprese che intendono introdurre merci
nell'Unione potranno registrare tutte le informazioni sui prodotti e sulle
catene di approvvigionamento in un unico ambiente online:

 il nuovo centro doganale digitale europeo.
Questa tecnologia all'avanguardia raccoglierà i dati forniti dalle imprese e,

attraverso
l'apprendimento automatico, l'intelligenza artificiale e l'intervento umano,
fornirà alle autorità una visione

a 360
gradi delle catene di approvvigionamento e della circolazione delle merci.

Allo
stesso tempo, le imprese dovranno interagire con un unico portale per la
presentazione delle informazioni doganali

e
dovranno introdurre i dati una sola volta per più spedizioni. In alcuni casi in
cui i processi operativi e le

catene
di approvvigionamento sono completamente trasparenti gli operatori commerciali
più affidabili (operatori

"Trust
and Check (Fiducia e Controllo") potranno mettere le loro merci in
circolazione nell'UE senza alcun intervento

doganale
attivo. La categoria Trust and Check (Fiducia e Controllo) rafforza il
programma già esistente di operatori

economici
autorizzati (AEO) per gli operatori affidabili.

Questo
nuovo partenariato con le imprese è il primo al mondo. Si tratta di un nuovo e
potente strumento per sostenere

le
imprese dell'UE, il commercio e l'autonomia strategica aperta dell'Unione. Il
centro doganale digitale europeo

consentirà
di importare merci nell'Unione con un intervento doganale minimo, senza
compromettere i requisiti

di
sicurezza o antifrode.

Secondo
le proposte, il centro digitale sarà operativo per le spedizioni del commercio
elettronico a partire dal 2028;

seguiranno
(su base volontaria) gli altri importatori nel 2032, con immediati benefici e
semplificazioni. Gli operatori

Trust
and Check (Fiducia e Controllo) potranno inoltre sdoganare tutte le loro
importazioni presso le autorità doganali

dello
Stato membro in cui hanno sede, indipendentemente dal luogo in cui le merci
entrano nell'UE. Un riesame

nel
2035 valuterà l'opportunità di estendere tale possibilità a tutti gli operatori
commerciali quando il centro diventerà

obbligatorio
a partire dal 2038.

Un approccio più intelligente ai controlli doganali

Il
nuovo sistema proposto fornirà alle autorità doganali una visione d'insieme
delle catene di approvvigionamento e

dei
processi di produzione delle merci che entrano nell'UE. Tutti gli Stati membri
avranno accesso ai dati in tempo

reale
e saranno in grado di mettere in comune le informazioni per rispondere ai
rischi in modo più rapido, coerente

ed
efficace. L'intelligenza artificiale sarà utilizzata per analizzare e
monitorare i dati e prevedere i problemi perfino

prima
che le merci abbiano iniziato il loro viaggio verso l'Unione. Le autorità
doganali dell'UE potranno in tal modo

concentrare
i loro sforzi e le loro risorse dove sono più necessari: per impedire
l'ingresso nell'Unione di merci pericolose

o
illegali e far rispettare il numero crescente di leggi dell'UE che vietano
determinate merci contrarie ai valori

comuni
dell'Unione, ad esempio nel settore dei cambiamenti climatici, della
deforestazione e del lavoro forzato, per

citare
solo alcuni esempi. Contribuirà inoltre a garantire una corretta riscossione
dei dazi e delle imposte, a vantaggio

dei
bilanci nazionali e dell'UE.

Per
aiutare gli Stati membri a dare priorità ai rischi rilevanti e a coordinare
controlli e ispezioni, soprattutto in tempi

di
crisi, le informazioni e le competenze saranno messe in comune e valutate a
livello dell'Unione attraverso la nuova

autorità doganale dell'UE, che agirà sulla base dei dati
forniti tramite il centro doganale digitale europeo. Il

nuovo
regime migliorerà notevolmente la cooperazione tra le autorità doganali, le
autorità di vigilanza del mercato

e le
autorità di contrasto a livello nazionale e dell'UE, anche attraverso lo scambio
di informazioni reso possibile

Un approccio più moderno al commercio elettronico

Con la
riforma odierna alle piattaforme online verrà assegnato un ruolo centrale nel
garantire che le merci vendute

online
nell'UE rispettino tutti gli obblighi doganali. Si tratta di un'importante
innovazione rispetto all'attuale sistema

doganale,
che attribuisce la responsabilità al singolo consumatore e ai singoli vettori.
Le piattaforme avranno la

responsabilità
di garantire che i dazi doganali e l'IVA siano pagati al momento dell'acquisto,
per cui i consumatori

non
dovranno più far fronte a costi occulti o richieste di documenti non previsti
al momento dell'arrivo del pacco.

Con le
piattaforme online quali importatori ufficiali, i consumatori dell'UE potranno
essere rassicurati sul fatto che

tutti
i dazi sono stati pagati e che i loro acquisti sono sicuri e in linea con le
norme ambientali, etiche e di sicurezza

dell'UE.

Nel
contempo la riforma elimina l'attuale soglia, ampiamente sfruttata dagli autori
di frodi, in base alla quale le merci

di
valore inferiore a 150 € sono esenti dai dazi doganali. Fino al 65% di tali
pacchi che entrano nell'UE è attualmente

sottovalutato
al fine di evitare i dazi doganali all'importazione.

La
riforma semplifica inoltre il calcolo dei dazi doganali per le merci di modesto
valore più comuni acquistate da

paesi
terzi, riducendo a quattro le migliaia di possibili categorie di dazi doganali.
Sarà così molto più facile calcolare

i dazi
doganali per i piccoli pacchi e le piattaforme e le autorità doganali saranno
agevolate nella gestione del miliardo

di
acquisti del commercio elettronico che ogni anno entrano nell'UE. Si
elimineranno inoltre le possibilità di

frode.
Si prevede che il nuovo regime specifico per il commercio elettronico apporterà
entrate doganali supplementari

dell'ordine
di 1 miliardo di € all'anno.

Contesto

La
riforma odierna mantiene la promessa della presidente von der Leyen di far avanzare le dogane
dell'UE al livello

successivo
e si basa in particolare sulle raccomandazioni formulate nel 2022 dal gruppo di
saggi sul futuro delle

dogane.
Le proposte legislative saranno ora trasmesse al Parlamento europeo e al
Consiglio dell'Unione europea

per
approvazione e al Comitato economico e sociale europeo per consultazione.

https://italy.representation.ec.europa.eu/notizie-ed-eventi/notizie/riforma-doganale-dellue-una-visi....

ununione-doganale-piu-semplice-piu-intelligente-2023-05-17_it

(Rappresentanza
in Italia Commissione europea)dal centro doganale digitale.
FONTE : Europa & Mediterraneo .N. 21/23 del24/05/2023

 

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