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Il Parlamento vuole porre un freno alle sovvenzioni pubbliche provenienti dall'estero L'UE è un'economia aperta, ma deve proteggersi sovvenzioni estere distorsive del mercato interno.

Il Parlamento vuole porre un freno alle sovvenzioni

pubbliche provenienti dall'estero

L'UE è un'economia aperta,
ma deve proteggersi sovvenzioni estere distorsive del mercato interno.


I finanziamenti governativi alle imprese sono in ascesa a
livello mondiale, in particolare a causa del crescente ruolo svolto dalla Cina
sull'economia globale. I sussidi stranieri possono avere un effetto distorsivo
sui mercati di concorrenza. Per questo il Parlamento vuole che la Commissione
europea venga dotata di un potere di controllo sui sussidi, in modo da renderla
in grado di contrastare le sovvenzioni estere nel mercato unico. Tali aiuti
operano un effetto distorsivo sul mercato, specialmente se concessi a società
interessate ad acquisire imprese sul suolo europeo o a partecipare ad appalti
pubblici dell'UE. Con il termine sussidi
stranieri
si intendono fondi erogati da un governo extra-UE a una società
che si trova al difuori del proprio territorio o giurisdizione. L'UE ha assunto
una crescente consapevolezza riguardo

Alle possibili distorsioni del mercato unico e alla disparità di
condizioni generate da questo tipo di sussidi. La nuova normativa, punta a
garantire un'equa concorrenza attraverso la creazione di pari opportunità tra
le società che operano sul mercato europeo. Finanziamenti stranieri più equi "Se
le società straniere intendono assumere il controllo di società a livello
europeo o partecipare ad appalti pubblici, la Commissione europea deve essere
in grado di garantire che operino in condizioni simili a quelle previste per le
imprese europee che, in materia di aiuti di Stato, sono sottoposte ad un severo
regime " ha
affermato Christophe Hansen (EPP, LU) alla guida della legislazione del
Parlamento. Le nuove norme conferirebbero alla Commissione un potere di
indagine, in grado di aiutare a mitigare gli effetti delle sovvenzioni estere.
Queste possono assumere la forma di iniezioni di capitali esteri, prestiti,
incentivi ed esenzioni fiscali nonché la cancellazione del debito. Tali norme
consentirebbero inoltre alla Commissione di disporre di un potere di indagine
sulle sovvenzioni straniere in ambito di fusioni, acquisizioni e grandi gare
d'appalto pubblico che prevedono il sostegno di governi al di fuori dell'UE.
Nei suddetti casi, l'offerente sarebbe tenuto a rendere noti i contributi
finanziari esterni.

Hansen ha poi affermato: "Colmeremo una lacuna normativa di
lunga data e compiremo un altro passo in avanti verso un mercato aperto ma
equo" L'UE dispone di un'economia particolarmente aperta e grazie al suo
16% di commercio globale,costituisce uno dei blocchi commerciali più grandi al
mondo. In termini di flussi globali, le cifre del 2021 mostrano un aumento di
investimenti esteri diretti, al di sopra dei livelli pre-pandemici. Le maggiori
fonti di flussi di investimenti diretti esteri provengono da Stati Uniti,
Germania, Giappone e Cina. Nel maggio 2021 la Commissione ha pubblicato una
proposta di regolamento per disciplinare gli investimenti esteri ad effetto
distorsivo sul mercato interno dell'UE. Il Parlamento ha approvato la propria posizione
nel maggio 2022 raggiungendo un accordo anche con il Consiglio.

https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/world/20221103STO48001/il-parlamento-vuoleporre-

un-freno-alle-sovvenzioni-pubbliche-estere

(Parlamento Europeo)

fonte:ANNO XXIV N. 43/22 09/011/2022

 
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