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Prezzi energetici in aumento:"Dobbiamo trovare soluzioni comuni".

Prezzi
energetici in aumento: "Dobbiamo trovare soluzioni comuni".



L'UE deve rispondere all'aumento dei prezzi
dell'energia con un'azione congiunta, senza abbandonare i propri obiettivi
climatici, afferma l'eurodeputato danese Morten Helveg Petersen. Nell'intervista
live del 12 ottobre l'On. Morten Petersen
(Renew, DK), vicepresidente della commissione
energia del Parlamento europeo, ha
sottolineato come gli elevati costi energetici per cittadini e imprese costituiscano "una grave crisi" derivante dall'eccessiva
dipendenza dell'UE dalle
importazioni dalla Russia. "Questo
è un campanello d'allarme per tutti coloro
che, da decenni, dipendono dalle importazioni

a basso
costo dalla Russia. È finita, deve finire. Dobbiamo essere veramente
indipendenti",

ha
affermato. A questo ha aggiunto che l'eccessiva dipendenza dalle forniture
energetiche

dalla
Russia si è rivelata un errore. Petersen ha parlato delle difficili decisioni
che i

paesi
dell'UE devono assumere. "Da un lato, i governi di tutta Europa vogliono
aiutare i propri cittadini", ma questo può portare a situazioni in cui i sussidi
a livello nazionale distorcono il mercato unico e forniscono vantaggi ad alcuni
a scapito di tutti gli altri.

"Questa
è una delle tante complicazioni che dobbiamo affrontare, assicurandoci che i
cittadini non si blocchino quando vanno a letto", ha avvertito mentre
sosteneva soluzioni comuni. "Ci sono molte questioni che richiedono un'azione
collettiva. Siamo tutti sulla stessa barca".

Il
Parlamento europeo ha adottato una risoluzione all'inizio di ottobre chiedendo
l'adozione misure di emergenza per far fronte all'aumento dei prezzi
dell'energia, compreso un limite alle importazioni di gasdotti. A settembre, i deputati
hanno chiesto il raggiungimento entro il 2030 di una quota pari al 45% delle
rinnovabili nel mix energetico dell'UE, rispetto all'attuale obiettivo del 32%.
Misure a breve termine per alleviare la crisi.

La
ridistribuzione di parte delle entrate ottenute dalle società energetiche
potrebbe aiutare ad affrontare la crisi. Poiché i prezzi del gas determinano in
gran parte il livello dei prezzi dell'elettricità, tutti i produttori di
energia che

utilizzano
altre fonti di energia a basso costo finiscono per realizzare grandi profitti
al momento. "È giusto chiedere un intervento per una parziale
ridistribuzione di questi profitti", ha detto Petersen. L'Onorevole
Petersen ha evidenziato come una revisione del mercato energetico potrebbe
fungere da deterrente per gli investimenti sulle energie rinnovabili. "Se
[gli investitori] percepiscono che i politici intervengono ogni anno o ogni due
anni per regolamentare o fare qualcosa di diverso, la mia preoccupazione è che
questo possa interferire nelle loro decisioni a medio termine".

A suo
avviso, tutti i paesi dell'UE dovrebbero acquistare il gas insieme, come un
unico blocco piuttosto che competere tra loro, poiché ciò "aumenterebbe
solo ulteriormente i prezzi". L'eurodeputato danese ha anche evidenziato
la necessità di migliorare l'efficienza energetica. "Bisogna parlare molto
dei vantaggi dell'efficienza energetica, della ristrutturazione degli edifici,
perché si può fare in pochissimo

tempo.
Puoi cambiare gli infissi, puoi isolare la tua casa... e puoi farlo più
velocemente della costruzione di un parco eolico offshore", ha detto.

Gli
eurodeputati supportano l'aiuto per i consumatori e le imprese europee alle
prese con l'aumento dei prezzi dell'energia. Prezzi dell'energia e ambizioni
climatiche Petersen ha affermato che l'aumento dei prezzi dell'energia,
dovrebbe essere percepito come un ulteriore motivo per diversificare le fonti
energetiche dell'UE rispetto ai combustibili fossili .

"Questo
senso di urgenza, questa crisi dovrebbe solo rafforzare le nostre ambizioni
[sulla politica climatica] dato che vogliamo diventare indipendenti dalle
forniture di combustibili fossili dalla Russia e che in ogni caso vogliamo

anche
diventare indipendenti dai combustibili fossili in generale", ha
affermato.


un argomento per mantenere le ambizioni e accelerare, riconoscendo allo stesso
tempo i veri problemi là fuori".

Inoltre, il
vicepresidente della commissione parlamentare per l'energia, ha messo in
guardia sui rischi di una spesa da miliardi di euro in progetti legati ai
combustibili fossili che presto, con l'avanzare della strategia del Green Deal
dell'UE, potrebbero diventare superflui.

"Riconosco
pienamente che i problemi di approvvigionamento a breve termine sono reali,
sono anche pragmatico nell'osservare cosa c'è là fuori e come possiamo
rifornirci da soli. Ma dobbiamo stare molto attenti a non rinchiuderci in
un'infrastruttura di combustibili fossili della quale alla fine non avremo
bisogno, perché nel lungo termine, quegli stessi combustibili fossili li
vogliamo abbandonare", ha sottolineato.

https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/economy/20221007STO42526/prezzi-energetici-in-aumen...

trovare-soluzioni-comuni
(Parlamento Europeo)
 Fonte:N. 40/22 19/10/2022

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