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Piano di ripresa dal Covid-19: il Parlamento europeo discute le lezioni apprese per le prossime crisi.

Piano di
ripresa dal Covid-19: il Parlamento europeo discute le lezioni apprese per le
prossime crisi.


 


Durante
la conferenza si è discusso dello stato di avanzamento dei piani per la ripresa
post Covid-19 e di come le

lezioni
apprese possano essere applicate all'Ucraina e ad altre crisi. L'incontro
tenutosi il 16 marzo ha avuto come

obiettivo
quello di trarre alcuni insegnamenti dalle prime fasi di attuazione del
dispositivo per la ripresa e la resilienza,

il
meccanismo dell'UE per supportare gli investimenti e le riforme nei paesi
membri, nonché per aiutare gli imprenditori

e i
lavoratori a superare la crisi del Covid-19.

I
relatori, tra cui il Primo ministro portoghese António Costa e i membri del
Parlamento europeo e dei parlamenti

nazionali,
hanno preso atto della nuova crisi che sta attraversando l'UE, con l'aumento
dei prezzi e il massiccio

afflusso
di rifugiati, innescati dall'attacco russo all'Ucraina. Allo stesso tempo,
molti partecipanti hanno insistito sul

fatto
che il dispositivo per la ripresa e la resilienza e i conseguenti piani
nazionali per la ripresa forniscono un buon

quadro
normativo per affrontare sfide come la riduzione della dipendenza energetica e
l'attuazione delle riforme

strutturali.
Gli europarlamentari esortano all'uso degli strumenti esistenti

Siegfried
Mureșan (PPE, Romania), uno dei tre parlamentari co-relatori sull'implementazione
dei piani per la ripresa,

ha
affermato che poiché la creazione di nuovi strumenti per il supporto dell'UE
richiede tempo, gli strumenti già

a
disposizione, ovvero il bilancio UE 2021-2027 e i fondi per la ripresa per un
totale di 1,8 miliardi di euro, dovrebbero

essere
impiegati subito per superare le sfide attuali .Mureșan ha
sottolineato inoltre l'importanza del lavoro svolto dal Parlamento nell'analisi
dei piani per la ripresa:

"Crediamo
che l'Unione europea nei prossimi anni spenderà più soldi che mai, dobbiamo
assicurarci che questo

denaro
raggiunga i beneficiari a cui è destinato"."I piani per la ripresa hanno rotto
diversi tabù", ha affermato la co-relatrice Eider Gardiazábal (S&D,
Spagna), riferendosi

all'emissione
del debito comune e all'accordo sulle nuove fonti d'entrata per il bilancio
dell'UE per consentire

il
pagamento del debito. "Nessuna crisi è uguale alle precedenti, pertanto le
soluzioni devono essere diverse,

ma gli
strumenti sviluppati fin ora possono servirci".

Dragoş Pîslaru
(Renew Europe, Romania) ha definito il dispositivo per la ripresa e la
resilienza "l'incarnazione di

una
meravigliosa risposta di solidarietà nata in uno dei momenti più bui mai
affrontati dai cittadini dell'UE".

Il
dispositivo mette a disposizione degli Stati membri fino a €335 miliardi in
sovvenzioni e fino a €385,8 miliardi in

prestiti.
Al momento, la maggior parte dei paesi non ha previsto di prendere prestiti.
Pîslaru, uno dei co-relatori, ha

proposto
di riassegnare i prestiti non utilizzati "per le nuove urgenti priorità causate
dall'aggressione della Russia".

Céline
Gauer, capo della task force della Commissione europea per la ripresa e la
resilienza, ha sottolineato

"l'attuazione
estremamente rapida" del piano UE per la ripresa e ha affermato che entro la
fine di aprile verranno

distribuiti
€100 miliardi. Inoltre, ha affermato che la forte attenzione "verde" nei piani
nazionali sull'efficienza energetica,

le
rinnovabili, l'idrogeno e il rafforzamento delle reti energetiche, dovrebbe
consentire una diversificazione

che si
allontani dai combustibili fossili russi. Solidarietà e unità: le vie da
percorrere .Il Primo ministro Costa ha elogiato il ruolo del SURE, lo strumento
temporaneo dell'UE a sostegno

dell'occupazione
durante la pandemia, chiedendo l'attuazione permanente di uno strumento simile.

Inoltre,
ha citato i semiconduttori, la salute, il digitale, l'alimentazione e l'agricoltura
come aree chiave che richiedono

investimenti
congiunti. Secondo il premier Costa, la solidarietà e la collaborazione hanno
aiutato l'UE ad affrontare

la
crisi sanitaria. "Questo è il modo in cui dobbiamo far fronte alla guerra che è
alle nostre porte", ha affermato

infine.
Settimana parlamentare europea

La
conferenza si è svolta nell'ambito della Settimana parlamentare europea,
organizzata dal Parlamento europeo,

l'Assemblea
Nazionale e il Senato francese, che ha riunito rappresentanti del Parlamento
europeo e dei parlamenti

nazionali.
I partecipanti hanno discusso delle sfide legate al coordinamento di politiche
economiche e sociali dell'UE nel quadro del Semestre europeo. Il dispositivo
per la ripresa e la resilienza. Il dispositivo per la ripresa e la resilienza
da €723.8 miliardi è lo strumento chiave del piano di ripresa dell'UE. Viene finanziato
attraverso il debito che la Commissione europea contrae sui mercati
internazionali. I fondi vengono destinati ai paesi UE, i quali redigono dei
piani di ripresa nazionali proponendo progetti di investimento

e
riforme in sei aree: transizione verde, trasformazione digitale, crescita
intelligente, sostenibile e inclusiva,

coesione
sociale e territoriale, resilienza e preparazione alle crisi, politiche per le
future generazioni.

Dopo l'approvazione
dei loro piani da parte del Consiglio, gli Stati membri possono ricevere fino
al 13% dell'importo

totale
in pre-finanziamenti. Il resto verrà pagato solo dopo che gli obiettivi
concordati saranno raggiunti.

Nel
mese di marzo 2022, 22 paesi UE hanno ricevuto l'approvazione dei loro piani e
due (Spagna e Francia) hanno

ricevuto
i primi pagamenti per i traguardi raggiunti.

Il
Parlamento europeo ha istituito un gruppo di lavoro per controllare l'attuazione
dei piani di ripresa. Gli europarlamentari

convocano
riunioni frequenti con i rappresentanti della Commissione per valutare i
progressi, mentre le commissioni per gli affari economici e il bilancio tengono
discussioni pubbliche con i commissari Valdis Dombrovskis

e Paolo
Gentiloni.

https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/economy/20220311STO25320/piano-per-la-ripresa-il-pe...

le-lezioni-apprese-per-le-prossime-crisi

(Parlamento
europeo)
Fonte : Europa & Mediterraneo n.° 12 23/03/22

 
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