Rifugiati ucraini: orientamenti operativi per assistere
gli Stati membri nell'applicazione della protezione temporanea.
Dall'inizio
dell'invasione militare russa dell'Ucraina il 24 febbraio, oltre tre milioni di
persone sono fuggite
dal
paese e le Nazioni Unite stimano che più della metà siano bambini. Per
rispondere a questa situazione
senza
precedenti e aiutare le persone in fuga da questo conflitto, l'UE ha convenuto
in tempi record di
attivare
la direttiva sulla protezione temporanea. La direttiva, diventata
immediatamente applicabile il 4
marzo,
offre ora protezione immediata e uno status giuridico chiaro a milioni di
persone. La Commissione
presenta
oggi orientamentioperativi per assistere gli Stati membri nell'applicazione
della direttiva. Si tratta
di un
documento completo che aiuterà coloro che arrivano nell'UE a godere di diritti
effettivi e di livello coerente
e gli
Stati membri ad assumersi le loro nuove responsabilità.
Orientamenti per gli Stati membri
Gli
orientamenti sono intesi come un documento in divenire per riflettere la
situazione sul campo e tenere
in
debita considerazione l'evoluzione delle esigenze degli Stati membri. Tra gli
elementi principali figurano:
chiarire chi ha diritto alla protezione temporanea,
includendo ad esempio le persone che hanno beneficiato
di
protezione internazionale o di una forma di protezione nazionale equivalente in
Ucraina prima del
24
febbraio e che sono state sfollate dall'Ucraina a partire dal tale data, nonché
i loro familiari;
una
definizione di "protezione
adeguata" ai sensi del diritto nazionale, una possibile
alternativa alla
protezione
temporanea, che può essere offerta dagli Stati membri e che non deve
necessariamente essere
identica,
a condizione che rispetti la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea
e lo spirito della
direttiva
sulla protezione temporanea. Il rispetto della dignità umana e, quindi, una
vita dignitosa devono
essere
garantiti a tutti; specificare il tipo di prove necessarie per beneficiare della protezione temporanea
o di
una protezione adeguata ai sensi del diritto nazionale;
incoraggiare
gli Stati membri a prendere in considerazione la possibilità di estendere la protezione temporanea
a
persone che non rientrano nel campo di applicazione della decisione in senso
stretto, ma che
necessitano
di protezione, come chi è fuggito dall'Ucraina poco prima del 24 febbraio 2022;
minori: gli orientamenti comprendono un capitolo
dedicato ai minori. Per i minori e gli adolescenti non
accompagnati
dovrebbero essere immediatamente nominati un tutore legale o dovrebbe essere
prevista
una
forma adeguata di rappresentanza. La Commissione sta inoltre coordinando gli
sforzi di ricollocazione
per il
trasferimento di minori e adolescenti non accompagnati verso altri Stati
membri.
Tutti
i minori che fuggono dalla guerra, indipendentemente dal loro status,
dovrebbero godere di piena
protezione
e poter accedere agevolmente ai loro diritti specifici (tra cui l'istruzione,
l'assistenza sanitaria e
l'assistenza
psicosociale);
orientamenti
su diritti specifici ai
sensi della direttiva sulla protezione temporanea: il permesso di soggiorno
dovrebbe
fungere da documento comprovante lo status di una persona presso altre
autorità, quali
uffici
e servizi per l'impiego, scuole, ospedali. Nell'attesa del rilascio di permessi
di soggiorno, gli Stati
membri
dovrebbero agevolare l'apertura di conti bancari e l'accesso ai servizi
pertinenti sulla base di un
documento
di identità o di una prova dell'ingresso nell'UE dopo il 24 febbraio 2022;
orientamenti
per garantire la libera circolazione sia
prima che dopo il rilascio dei permessi di soggiorno: i
cittadini
ucraini in possesso di passaporti biometrici o coloro che, in virtù della loro
nazionalità, sono esenti
dall'obbligo
del visto per entrare nell'Unione per soggiorni di breve durata hanno il
diritto di circolare liberamente
nello
spazio Schengen dopo essere stati ammessi nel suo territorio per un periodo di
90 giorni
nell'arco
di 180 giorni. Per le nazionalità non esenti dal visto, la Commissione
raccomanda che gli Stati
membri
di primo ingresso rilascino visti di 15 giorni alla frontiera e che gli altri
Stati membri non impongano
sanzioni
pecuniarie a chi trasporta persone che beneficiano della protezione temporanea
ma che non sono
in
possesso di documenti validi per l'ingresso. Dopo il rilascio di un permesso di
soggiorno, le persone
con
protezione temporanea hanno il diritto di circolare liberamente;
fornire assistenza per il rimpatrio di coloro che non hanno il
diritto di rimanere nell'UE, come la
necessità
di ricevere assistenza consolare per il rimpatrio, che Frontex può sostenere.
https://italy.representation.ec.europa.eu/notizie-ed-eventi/notizie/rifugiati-ucraini-orientamenti-o...
gli-stati-membri-nellapplicazione-della-direttiva-2022-03-18_it
(Rappresentanza
in Italia Commissione Europea)
Fonte : Europa & Mediterraneo n.° 12 23/03/22