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Nuovi orientamenti per gli stati membri promossi dalla Commissione per la conduzione della politica di bilancio nel 2023.

 Nuovi orientamenti per gli stati membri promossi dalla Commissione per
la conduzione della politica di bilancio nel 2023.



La Commissione europea ha
adottato una comunicazione che fornisce agli Stati membri orientamenti sulla
conduzione della politica di bilancio nel 2023. Essa stabilisce i principi
fondamentali che guideranno la valutazione, da parte della Commissione, dei
programmi di stabilità e convergenza degli Stati membri. Fornisce inoltre una
panoramica sullo stato di avanzamento del riesame della governance economica.
La comunicazione è presentata nel contesto dell'invasione non provocata e
ingiustificata dell'Ucraina da parte della Russia. In solidarietà con
l'Ucraina, l'UE ha approvato un pacchetto di sanzioni economiche senza
precedenti, che avrà un grave impatto sull'economia e sull'élite politica
russa. Le previsioni economiche d'inverno 2022 sono state pubblicate il 10
febbraio, due settimane prima dell'invasione dell'Ucraina. Questo sviluppo
incide negativamente sulle prospettive di crescita e accentua ulteriormente i
rischi di peggioramento. Sottolinea inoltre la necessità che le politiche
economiche e di bilancio siano strettamente coordinate e che le politiche di
bilancio rispondano alle circostanze in rapida evoluzione. Gli orientamenti
saranno adattati, se necessario, agli sviluppi economici. Orientamenti per un
coordinamento continuo delle politiche di bilancio La comunicazione stabilisce
cinque principi fondamentali e delinea le implicazioni per le raccomandazioni
di bilancio che la Commissione proporrà agli Stati membri nel maggio 2022 per i
loro piani di bilancio nel 2023. Tali principi sono i seguenti: si dovrebbe
garantire il coordinamento delle politiche e un policy mix coerente; la
sostenibilità del debito dovrebbe essere garantita mediante un aggiustamento di
bilancio graduale e di elevata qualità e la crescita economica; si dovrebbero
stimolare gli investimenti e la crescita sostenibile; dovrebbero essere
promosse strategie di bilancio coerenti con un approccio a medio termine in
materia di aggiustamento di bilancio, tenendo conto del dispositivo per la
ripresa e la resilienza; e le strategie di bilancio dovrebbero essere
differenziate e dovrebbero tenere conto della dimensione della zona euro. La
risposta coordinata di bilancio degli Stati membri alla grave recessione
economica derivante dalla pandemia di COVID-19, agevolata dall'attivazione
della clausola di salvaguardia generale e sostenuta da azioni a livello
dell'UE, ha avuto un grande successo. Un forte e costante coordinamento delle
politiche di bilancio resta fondamentale per garantire una transizione agevole
verso un nuovo percorso di crescita sostenibile e la sostenibilità di bilancio.
Pur essendo pronta a reagire all'evoluzione della situazione economica, sulla
base delle previsioni economiche di inverno 2022 la Commissione ritiene che la
transizione da una politica di bilancio aggregata favorevole nel 2020-2022 a
una politica di bilancio aggregata sostanzialmente neutra nel 2023 appaia
appropriata. La necessaria risposta di bilancio alla pandemia di COVID-19 e la
contrazione della produzione hanno determinato un aumento significativo del
rapporto debito pubblico/PIL, in particolare in alcuni Stati membri con debito elevato,
senza tuttavia aumentare i costi del servizio del debito. Per salvaguardare la
sostenibilità del debito è necessario un aggiustamento di bilancio pluriennale
accompagnato da investimenti e riforme per sostenere il potenziale di crescita.
La Commissione è del parere che sia consigliabile avviare un aggiustamento di
bilancio graduale per ridurre l'elevato debito pubblico a partire dal 2023,
considerato che un risanamento troppo brusco potrebbe avere un impatto negativo
sulla crescita e, di conseguenza, sulla sostenibilità del debito. Spostare le
economie dell'UE su un percorso di crescita sostenibile più forte e affrontare
le sfide della transizione verde e digitale dovrebbero essere priorità assolute
per tutti gli Stati membri. Sebbene il dispositivo per la ripresa e la
resilienza, al centro di NextGenerationEU, che fornirà fino a 800 miliardi di
EUR di finanziamenti aggiuntivi, possa contribuire a garantire la duplice
transizione, la Commissione ritiene che nei piani di bilancio a medio termine
dovrebbero essere promossi e tutelati investimenti pubblici di elevata qualità
finanziati a livello nazionale. I programmi di stabilità e convergenza
dovrebbero dimostrare in che modo i piani di bilancio a medio termine degli
Stati membri assicurino un graduale percorso discendente del debito pubblico
verso livelli prudenti e una 6 crescita sostenibile attraverso il risanamento
graduale, gli investimenti e le riforme. Le strategie di bilancio nazionali
dovrebbero essere opportunamente differenziate: gli Stati membri con un debito
elevato dovrebbero avviare una graduale riduzione del debito, realizzando un
aggiustamento di bilancio nel 2023, al netto dei contributi del dispositivo per
la ripresa e la resilienza e di altre sovvenzioni dell'UE; gli Stati membri a basso
e medio debito dovrebbero rafforzare gli investimenti necessari per le
transizioni verde e digitale, al fine di conseguire una politica nel complesso
neutra. Stato di avanzamento del riesame della governance economica La crisi
del coronavirus ha evidenziato la pertinenza e l'importanza di molte delle
sfide che la Commissione ha cercato di discutere e affrontare nel dibattito
pubblico sul quadro di governance economica. A seguito dell'impegno assunto
dalla presidente von der Leyen nel discorso sullo stato dell'Unione di
costruire un consenso sul futuro del quadro di governance economica dell'UE,
nell'ottobre 2021 la Commissione ha rilanciato il dibattito pubblico sulla
revisione del quadro di governance economica dell'UE. Il dibattito in corso si
svolge attraverso vari forum, tra cui riunioni specifiche, seminari e
un'indagine online, conclusasi il 31 dicembre 2021. Questa discussione
inclusiva coinvolge, tra l'altro, i cittadini e un'ampia gamma di portatori di
interessi, in particolare le parti sociali, il mondo accademico, altre
istituzioni e organismi dell'UE e i governi e i parlamenti nazionali. La
Commissione sta attualmente analizzando i contributi ricevuti e presenterà una
relazione di sintesi nel marzo 2022. Secondo la Commissione l'attuale stato di
avanzamento delle discussioni evidenzia una serie di questioni chiave, per le
quali ulteriori e più concrete attività potrebbero aprire la strada a un
consenso emergente per il futuro quadro di bilancio dell'UE: per il successo
del quadro di bilancio dell'UE è fondamentale garantire la sostenibilità del
debito e promuovere la crescita sostenibile attraverso investimenti e riforme;
prestare maggiore attenzione al medio termine nella sorveglianza di bilancio
dell'UE sembra essere un approccio promettente; è opportuno discutere
ulteriormente quali informazioni possono essere tratte dalla progettazione,
dalla governance e dal funzionamento del dispositivo per la ripresa e la
resilienza; e la semplificazione, una maggiore titolarità nazionale e una
migliore applicazione delle norme sono obiettivi fondamentali. Sulla base del
dibattito pubblico in corso e delle discussioni con gli Stati membri, la
Commissione fornirà orientamenti su possibili modifiche del quadro di
governance economica, con l'obiettivo di raggiungere un ampio consenso sulla
via da seguire per il 2023. Prossime tappe La presente comunicazione definisce
orientamenti preliminari in materia di politica di bilancio per il 2023, che
saranno aggiornati, se necessario, e al più tardi nel quadro del pacchetto di
primavera del semestre europeo nel maggio 2022. Gli orientamenti futuri
continueranno a tenere conto della situazione economica mondiale, della
situazione specifica di ciascuno Stato membro e della discussione sul quadro di
governance economica. Gli Stati membri sono invitati a tenere conto di tali
orientamenti nei loro programmi di stabilità e convergenza. Dichiarazioni di
alcuni membri del Collegio Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo per
Un'economia al servizio delle persone, ha dichiarato: "Questo è un periodo
difficile per l'economia europea e i nostri lavoratori. Dopo una forte risposta
dell'UE alla pandemia, ci troviamo di fronte a una nuova incertezza dovuta alla
barbara aggressione russa in Ucraina, unitamente alle sfide esistenti quali
l'inflazione e gli elevati prezzi dell'energia. Inevitabilmente le nostre
sanzioni avranno implicazioni negative per l'economia. Ma si tratta di un
prezzo che vale la pena pagare per difendere la democrazia e la pace. Negli
ultimi anni abbiamo già rafforzato la nostra resilienza economica e ora
dobbiamo continuare questo percorso, mantenere la nostra unità e garantire un
forte coordinamento delle nostre politiche di bilancio. Questo è fondamentale
per mantenere un percorso di crescita stabile e sostenibile nell'attuale
contesto geopolitico instabile." Paolo Gentiloni, Commissario per
l'Economia, ha dichiarato: "Siamo uniti di fronte al brutale attacco della
Russia nei confronti dell'Ucraina e di tutti i valori che ci stanno a cuore. La
nostra risposta politica comune ha consentito alle nostre economie di far
fronte alla tempesta causata dalla pandemia e questa nuova crisi richiede un
coordinamento altrettanto forte delle nostre decisioni economiche e di
bilancio. Gli orientamenti che presentiamo si basano su ciò che conosciamo —
l'analisi alla base delle nostre previsioni d'inverno — con la precisazione che
oggi sono molte le cose che non sappiamo. L'incertezza e i rischi sono
notevolmente aumentati, ragion per cui i nostri orientamenti dovranno essere aggiornati,
se necessario, al più tardi in primavera." (Fonte: Commissione Europea)

 
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