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In che modo l'Unione europea sostiene l'Ucraina.

In che modo l'Unione europea
sostiene l'Ucraina.

 A fronte delle crescenti pressioni esercitate dalla Russia
sull'Ucraina, l'UE intende stringere legami più stretti con Kiev. Scoprite
come. CONTESTO Dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica nel 1991, l'Ucraina ha
perseguito il proprio cammino, anche tessendo legami più stretti con il resto
d'Europa. A causa della determinazione di Mosca nel voler mantenere l'Ucraina
all'interno della sua sfera di influenza, le relazioni tra Ucraina e Russia
sono rimaste tese. Nel 2014, in violazione al diritto internazionale, la Russia
procedeva all'annessione della Crimea, una mossa fortemente condannata dall'UE.
Contestualmente, veniva lanciata un'offensiva contro l'Ucraina attraverso
guerra ibrida, pressioni economiche e attacchi di disinformazione. ACCORDO DI
ASSOCIAZIONE Nel settembre 2014 il Parlamento europeo approvava l'accordo di
associazione UE-Ucraina, comprendente una zona di libero scambio globale
approfondita. L'accordo sanciva un'associazione politica profonda e
l'integrazione economica tra l'UE e l'Ucraina, attraverso il reciproco libero
accesso al mercato. Tale accordo, fissava le regole di base per la cooperazione
in settori chiave quali energia, trasporti e istruzione. L'accordo, esigeva
inoltre l'obbligo per l'Ucraina di attuare riforme, rispettare i principi
democratici, i diritti umani e lo Stato di diritto. L'accordo di libero scambio
ha integrato sostanzialmente i mercati dell'UE e dell'Ucraina smantellando i
dazi all'importazione e vietando altre restrizioni commerciali, sebbene con
limitazioni specifiche e periodi transitori in aree sensibili, come il commercio
di prodotti agricoli. Con oltre il 40% del commercio internazionale del paese
l'UE rappresenta il principale partner commerciale dell'Ucraina. VISTI
Nell'aprile 2017 il Parlamento europeo approvava un accordo per esentare i
cittadini ucraini dall'obbligo di visto, per soggiorni nell'UE di breve durata.
Oggi, gli ucraini in possesso di un passaporto biometrico, possono entrare per
90 giorni nell'UE senza visto, per un periodo di 180 giorni, a scopo turistico,
familiare o commerciale, ma non lavorativo. Tale esenzione si applica a tutti i
paesi dell'UE, ad eccezione dell'Irlanda. Ulteriori iniziative Al fine di
favorire la transizione verde e far progredire la riforma del paese, l'UE ha
messo in campo varie iniziative a sostegno dell'economia ucraina. Dal 2014,
l'UE e le istituzioni finanziarie hanno mobilitato oltre 17 miliardi di euro in
sovvenzioni e prestiti a sostegno delle riforme in Ucraina, erogati secondo il
principio condizionalità, ovvero in base ai progressi effettuati. Dal 2015,
oltre 11.500 studenti ucraini hanno partecipato al programma UE Erasmus+. Per
stimolare l'economia ucraina, l'UE investe in vari progetti quali: il sostegno
diretto a 100.000 piccole e medie imprese l'assistenza a più di 10.000 imprese
nelle zone rurali fondi per modernizzare le infrastrutture informatiche
pubbliche Inoltre, dall'inizio della pandemia di Covid-19, l'UE ha mobilitato:
oltre 190 milioni di euro a favore dell'Ucraina, destinati al sostegno dei bisogni
immediati e alla ripresa socioeconomica 1,2 miliardi di euro per assistenza
macrofinanziaria oltre 36 milioni dispositivi di protezione individuale, nonché
ambulanze, attrezzature mediche essenziali e formazione per il personale
sanitario. In cooperazione con la società civile, l'UE fornisce cibo e
medicinali alle famiglie vulnerabili. Premio Sacharov Nel 2018 il Parlamento
europeo ha conferito a Oleg Sentsov il Premio Sacharov per la libertà di
pensiero. Il regista e attivista per i diritti umani ucraino, incarcerato per
aver protestato contro l'annessione alla Russia della Crimea in Piazza
Indipendenza a Kiev, veniva rilasciato dal carcere il 7 settembre 2019,
nell'ambito di un accordo di scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina.
RUSSIA Negli ultimi mesi, la Russia ha rafforzato la sua presenza militare ai
confini con l'Ucraina. Già nella risoluzione adottata nel dicembre 2021, gli
eurodeputati esortavano la Russia al ritiro delle truppe ai confini con l'Ucraina,
affermando che qualsiasi aggressione da parte di Mosca dovesse avere un prezzo
economico e politico elevato. Nella risoluzione adottata nell'aprile 2021, il
Parlamento aveva espresso nuovamente la propria preoccupazione, per l'imponente
spiegamento di forze militari al confine con l'Ucraina e nella Crimea occupata
illegalmente. Dal 30 gennaio al 1 febbraio, i membri della commissione
parlamentare per gli affari esteri e della sottocommissione per la sicurezza e
la difesa si sono recati in Ucraina nell'ambito di una missione conoscitiva. La
delegazione del Parlamento europeo durante la visita in Ucraina
https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/priorities/ucraina/20220127STO22047/in-che-modo-l-u...[1]sostiene-l-ucraina

 fonte : Europa & Mediterraneo n.° 06 del 09/02/2022

 
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