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Il Parlamento europeo esprime preoccupazione per la situazione delle donne in Afghanistan.

Il Parlamento europeo esprime
preoccupazione per la situazione delle donne in Afghanistan.

 Il deterioramento
della situazione in Afghanistan spinge il Parlamento europeo a far luce sulla
condizione e sulle prospettive delle donne afghane. L'Afghanistan rappresenta
una preoccupazione per l'UE da molto tempo. A seguito del ritiro dal paese
delle truppe USA e NATO nell'agosto 2021 e del ritorno al potere dei Talebani,
il Parlamento europeo ha invocato l'evacuazione dei cittadini europei e afghani
a rischio, sollecitando la tutela dei diritti umani nel paese e, in particolare,
quella dei diritti delle donne. Da allora, alla maggior parte delle donne è
stata negata la possibilità di ritornare sui luoghi di lavoro, nelle scuole e
nelle università. I talebani non contemplano la possibilità per le donne di ricoprire
posizioni di leadership in Afghanistan e reprimono con forza letale le proteste
per i diritti delle donne. "Per le donne e le ragazze afghane, [la presa di
potere dei talebani] significa un'oppressione sistematica e brutale in tutti
gli aspetti della vita. Nelle aree controllate dai talebani sono state chiuse
le università per le donne, è stato negato l'accesso all'istruzione alle
ragazze e le donne vengono vendute per sfruttamento sessuale", ha affermato
Evelyn Regner, allora presidente della commissione per i diritti delle donne e
per l'uguaglianza di genere del Parlamento europeo. L'UE e l'Afghanistan L'UE e
il Parlamento europeo sono impegnati a trovare soluzioni che possano aiutare al
meglio a mitigare gli effetti negativi delle leggi talebane, per coloro che si
trovano sul territorio o in esilio. Dal 2014 i cittadini afghani rappresentano
il gruppo più numeroso di richiedenti asilo e di rifugiati ospitati sul
territorio europeo. Solo nel 2021, circa 600 mila afghani sono stati dislocati
internamente, l'80% dei quali sono donne e bambini. Complessivamente, gli stati
membri dell'UE hanno contribuito all'evacuazione di 22 mila afghani, comprese
persone in situazioni di vulnerabilità e le rispettive famiglie - come ad
esempio difensori dei diritti umani, donne, giornalisti, attivisti della
società civile, funzionari di polizia, forze dell'ordine, giudici e professionisti
del sistema giudiziario. Durante l'incontro del G20 di ottobre 2021, la
Commissione ha annunciato un pacchetto di sostegno del valore di 1 miliardo di
euro per il popolo afghano e i paesi limitrofi, volto a far fronte ai bisogni
urgenti del paese e della regione. L'UE inoltre vuole stabilire una presenza
diplomatica sul territorio di Kabul. I ministri degli affari esteri dell'UE hanno
concordato nel dire che l'UE si sarebbe impegnata con i Talebani se questi
avessero rispettato i diritti umani, in particolare i diritti delle donne, e
avessero istituito un governo di transizione inclusivo e rappresentativo. Il
ruolo del Parlamento In una dichiarazione rilasciata nell'agosto 2021, gli
europarlamentari hanno esortato le autorità in Afghanistan a rispettare i
diritti umani fondamentali e le conquiste degli ultimi 20 anni nel campo dei
diritti delle donne e delle ragazze, del diritto all'istruzione,
dell'assistenza sanitaria e dello sviluppo economico e sociale. In una
risoluzione sulla situazione in Afghanistan adottata nel settembre 2021, il
Parlamento ha chiesto all'UE e ai suoi Stati membri, di cooperare per
l'evacuazione dei cittadini europei e afghani a rischio e di creare corridoi
umanitari per i rifugiati afghani in cerca di protezione dai paesi limitrofi.
Gli europarlamentari inoltre hanno richiesto uno speciale programma di visti
per le donne afghane in cerca di protezione. Nel mese di ottobre 2021, la
commissione per i diritti delle donne e l'uguaglianza di genere (FEMM) ha
tenuto un'audizione congiunta con la delegazione per i rapporti con
l'Afghanistan, durante la quale cinque donne afghane hanno fornito la loro
testimonianza sulla situazione delle donne sotto il regime talebano e sulle
loro aspettative nei confronti dell'Unione europea. Dopo l'audizione sia la
presidente Evelyn Regner (S&D, Austria) che Petras Auštrevičius (Renew,
Lituania) hanno rilasciato una dichiarazione, sottolineando la necessità di
sollevare la questione della situazione delle donne e ragazze afghane nei
contatti dell'UE con le autorità talebane e di farne una priorità nelle
attività del Parlamento. Nel 2021, un collettivo composto da 11 donne afghane è
stato nominato al Premio Sacharov per la libertà di pensiero del Parlamento
europeo, per onorare la loro coraggiosa lotta per l'uguaglianza e per la difesa
dei diritti umani. L'1 e 2 febbraio, la sottocommissione per i diritti umani
del Parlamento europeo ha organizzato le Giornate delle Donne afghane, un
evento che mette insieme attori chiave come le Nazioni Unite, la Commissione
europea e diverse rappresentanti delle donne afghane per aumentare la
consapevolezza verso la situazione in Afghanistan. Alla conferenza prenderanno
la parola la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e l'ex ministra
afghana per gli affari femminili Sima Samar. Verranno inoltre trasmessi i
videomessaggi di Angelina Jolie, Inviata Speciale presso l'Ufficio dell'Alto
Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), della presidente
della Commissione europea Ursula von der Leyen e della vicesegretaria generale
delle Nazioni Unite Amina Mohammed. https://www.europarl.europa.eu/portal/it
fonte : Europa & Mediterraneo n.° 05 del 02/02/2022

 
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