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Presidenza francese del Consiglio dell'UE: le attese degli eurodeputati.

Presidenza francese del Consiglio
dell'UE: le attese degli eurodeputati.



 Il 1° gennaio la Francia ha assunto la
presidenza di turno del Consiglio dell'UE. Scopri di più sulle aspettative dei
deputati francesi per i prossimi sei mesi. La nuova Presidenza afferma che
lavorerà per un'Europa più forte e sovrana. La presidenza francese si impegnerà
a convincere gli europei che una risposta comune sia la migliore maniera per
affrontare le sfide che abbiamo dinanzi. Tra le priorità annunciate dalla
presidenza troviamo: - La transizione verde - La regolamentazione economica e
la responsabilità delle piattaforme digitali - Un'Europa sociale Abbiamo
chiesto agli eurodeputati francesi cosa si aspettano dalla presidenza francese.
Ecco le loro risposte: François-Xavier Bellamy (EPP, FR) ha affermato che,
viste le elezioni presidenziali di primavera in Francia, sarebbe stato
opportuno che il governo chiedesse il rinvio della presidenza francese.
"In ogni caso, la presidenza francese non dovrebbe essere un esercizio di
comunica[1]zione, ma la realizzazione di
due o tre priorità chiaramente definite per il raggiungimento di un unico
obiettivo: la riduzione delle nostre vulnerabilità" Bellamy ha poi
proseguito affermando che "la presidenza dovrebbe concentrarsi su tre
piani concreti: "l'approvvigionamento energetico, il meccanismo di
adeguamento delle frontiere al carbonio e la riforma della politica migratoria
europea". "La presidenza francese dovrebbe essere guidata nel suo
operato dalla necessità di giustizia sociale e climatica" ha affermato
Sylvie Guillaume (S&D, FR) intervenendo a nome del Gruppo dei Socialisti e
Democratici. L'eurodeputata ha poi chiarito che, nello specifico, ci si aspetta
che la Francia presenti in Consiglio il pacchetto legislativo dell'azione per
il clima "Fit for 55" e che si possa raggiungere un accordo
interistituzionale sulla direttiva europea sul salario minimo. A proposito
della Conferenza sul futuro dell'Europa, altra priorità della Presidenza
francese, Sylvie Guillaume auspica che "le conclusioni abbiano vera sostanza,
"senza filtri" anche se ciò significasse la necessità di una modifica dei
trattati". Secondo Marie-Pierre Vedrenne (Renew, FR) una delle priorità
principali della Presidenza francese del Consiglio dell'UE, sarà quella di
garantire una ripresa innovativa, socialmente equa ed economicamente responsabile.
L'eurodeputata Vedrenne ritiene che questa presidenza debba essere un'opportunità
per lavorare a un'Europa unita che non scende a compromessi sui propri valori.
"Dobbiamo potenziare un'Europa che protegge, che difende la sua visione
del mondo e che rafforza il suo senso di appartenenza", ha aggiunto.
Parlando a nome a nome dei Verdi/ALE, David Cormand (Greens/EFA, FR) e Michèle
Rivasi (Greens/ EFA, FR) hanno insistito sul "dovere di riportare l'Unione
europea in carreggiata sullo Stato di diritto al fine di difendere e proteggere
i diritti fondamentali di tutti". Gli eurodeputati hanno anche affermato
che la crisi climatica e la protezione dell'ambiente dovrebbero essere priorità
per l'Unione europea e per la presidenza francese. "In vista della crisi ecologica,
sociale e democratica, la Francia dovrà rafforzare nuovamente le ambizioni
dell'Europa e trovare soluzioni per porre fine ai blocchi che troppo spesso
paralizzano l'UE", hanno concluso. Jordan Bardella (ID, FR) si attende
dalla Presidenza una riforma di Schengen, che riservi la libera circolazione ai
soli cittadini europei. Secondo l'eurodeputato, gli attacchi terroristici
perpetrati dai terroristi islamici, che sono riusciti a entrare nell'UE e ad
attraversare le frontiere all'interno di Schengen, mostrano quanto sia debole
il sistema di libera circolazione. La presidenza francese "dovrebbe essere
l'occasione per realizzare le coraggiose riforme che i francesi e tutti i
popoli d'Europa stanno aspettando" concluso l'eurodeputato Bardella. Secondo
Manon Aubry (The Left, FR), "la Presidenza francese dovrebbe dedicarsi
completamente alle due priorità più urgenti del nostro tempo: la crisi
climatica e l'aumento delle disuguaglianze". L'eurodeputata ha affermato
che la Francia dovrebbe "spingere e difendere un Green Deal più ambizioso,
lottare per un vero salario minimo europeo e insistere per la trsformazione
totale dell'attuale quadro di governance economica ponendo fine a ogni
competizione e austerità". L'eurodeputata Aubry ha aggiunto inoltre che la
responsabilità aziendale è un argomento essenziale su cui dovrebbero essere
compiuti progressi durante la presidenza. La Francia succede alla presidenza di
turno slovena, arrivando a detenere la presidenza per la tredicesima volta. Il
prossimo paese in lista sarà la Cechia, la cui presidenza inizierà a partire
dal 1 luglio 2022.

Fonte : Europa & Mediterraneo n.°02 del 12/02/2022

 
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