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Futuro Ue: ecco la squadra italiana, ora parola alla plenaria.

Futuro Ue: ecco la squadra
italiana, ora parola alla plenaria.

Laura Maria Cinquini, studentessa 23enne di
Prato, Martina Brambilla, 21 anni da Milano, Giuseppe Mancuso, 36 anni da
Cosenza, Chiara Alicandro da Latina: sono questi alcuni degli italiani che
fanno parte della squadra di 80 europei che rappresenterà i cittadini nella
sessione plenaria della Conferenza sul futuro dell'Europa, il primo esercizio
di democrazia partecipativa avviato a livello dell'Unione. Il team italiano è
stato completato con l'estrazione a sorte degli ultimi nomi effettuata in
questi giorni in occasione della quarta plenaria dei cittadini svoltasi nella
sede dell'Europarlamento di Strasburgo. Ora i lavori possono entrare nel vivo.
L'appuntamento per conosce[1]re le prime bozze di
proposte è fissato per il 22 e 23 ottobre prossimi, sempre a Strasburgo. Qui si
terrà l'assemblea plenaria della Conferenza che vedrà la partecipazione, oltre
che dei cittadini selezionati, rappresentanza dei parlamentari nazionali,
rappresentati dei governi, eurodeputati e figure di spicco della società
civile. I quattro panel tematici tenuti fino ad ora a Strasburgo sono serviti a
rompere il ghiaccio tra gli ottocento cittadini che vi hanno preso parte. I
partecipanti hanno studiato il funzionamento della conferenza e iniziato a
elaborare le loro opinioni. Il loro lavoro proseguirà a novembre e poi in una
nuova raffica di sessioni in presenza che si terranno tra dicembre e gennaio a
Firenze, Maastricht, Varsavia e Dublino. Spina dorsale della Conferenza, la sua
piattaforma digitale che permette a tutti i cittadini europei di partecipare
allo scambio di opinioni sulle tematiche riguardanti le sfide future dell'Ue e
che, stando ai dati dell'ultimo report, ha già raccolto oltre 22.500
contributi. Tra i temi più discussi online il concetto di democrazia europea, i
cambiamenti climatici e le migrazioni. «Il vero successo non sarà nel numero di
proposte ricevute me nel numero di proposte realizzate», ha commentato
l'eurodeputato belga Guy Verhofstadt, co-presidente della Conferenza. «Credo
che i panel dei cittadini saranno in grado di esercitare una pressione tale che
gli Stati membri non potranno non ascoltare. Non si tratta più di un gioco di
potere tra Consiglio, Commissione e Parlamento Ue», ha detto ancora Verhofstadt
parlando a margine delle discussioni a Strasburgo. I lavori della Conferenza
dovrebbero concludersi entro la prossima primavera. Toccherà alla presidenza di
turno francese dell'Ue trarne le conclusioni per preparare l'Unione alle future
sfide
 
fonte : Europa & Mediterraneo n.°41 del 20/10/2021

 
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