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Conferenza sul futuro dell'Europa:il momento delle vostre idee - "Certificato COVID digitale dell'UE: La Commissione adotta decisioni di equivalenza per i certificati del Vaticano e di San Marino.

Conferenza sul futuro dell'Europa:il momento delle vostre
idee



La Conferenza sul futuro
dell'Europa è alla ricerca delle vostre idee su come dovrebbe evolversi l'UE e
su

quali dovrebbero essere le sue
priorità. È il momento di mettersi in gioco! A seguito del suo lancio ufficiale
in primavera, la Conferenza entra adesso in una tappa cruciale: la fase di
ascolto e quella dello scambio di idee con i cittadini europei. Come fare per
partecipare alla Conferenza?

Sulla piattaforma digitale sono
già state presentate più di 5.000 idee su temi come il cambiamento climatico o
la democrazia europea. È un ottimo inizio, ma non bisogna fermarsi qui! Scoprite
i diversi temi proposti, condividete il vostro punto di vista sulle idee degli altri
europei e proponete le vostre idee. Volete discutere le vostre idee con altri
cittadini? Partecipate ad uno degli eventi programmati o organizzate il vostro,
condividendo sulla piattaforma le proposte concrete che sono emerse. Grazie
alla Conferenza sul futuro dell'Europa potete far sentire la vostra voce e non
solo... le vostre idee possono avere un impatto reale sulle importanti
decisioni per l'Unione. Il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione si
sono impegnati ad agire sulla base delle raccomandazioni degli europei e delle
conclusioni della Conferenza. Come vengono prese in considerazione le idee dei
cittadini? I contributi condivisi sulla piattaforma digitale, serviranno come
base di lavoro per quattro panel dei cittadini. Questi ultimi saranno composti
da 200 europei, selezionati in modo aleatorio ma in modo tale da rappresentare
l'Unione Europea nel suo insieme. Ogni panel fornirà delle proposte per il
cambiamento, sulla base delle idee ricevute. Le proposte verranno quindi sottoposte
alla plenaria della Conferenza, che riunirà cittadini, rappresentanti del
Parlamento europeo, dei parlamenti nazionali, dei governi dell'UE, della
Commissione europea, della società civile e delle parti sociali. Ogni panel di
cittadini europei selezionerà 20 membri per rappresentarlo durante la sessione
plenaria della Conferenza. In totale saranno 108 i cittadini partecipanti alla
plenaria, ovvero un quarto dei membri, fra questi vi saranno i cittadini dei
panel e degli eventi nazionali, nonché il presidente del Forum europeo della
gioventù. I panel di cittadini europei si riuniranno almeno tre volte. Le prime
riunioni sono previste per settembre e inizio ottobre, ovvero prima della
sessione plenaria che si terrà il 22 e 23 ottobre. Il secondo incontro si
svolgerà a novembre e i panel concluderanno i propri lavori tra dicembre e
gennaio 2022. La plenaria si riunirà alla fine di ottobre e ogni mese tra
dicembre 2021 e marzo 2022 per discutere le proposte dei cittadini e
trasformarle in raccomandazioni per azione concreta dell'UE. Il rapporto finale
verrà preparato dal comitato esecutivo della Conferenza nella primavera del
2022. Il comitato è composto da rappresentanti del Parlamento europeo, del
Consiglio e della Commissione (le istituzioni che dovranno dare seguito alle
conclusioni) nonché da osservatori di tutte le parti interessate della
Conferenza. La relazione verrà redatta in collaborazione con la plenaria della
Conferenza che dovrà dare la propria approvazione. Perché l'Europa ha bisogno
di nuove idee? La pandemia di Covid-19 ha cambiato il mondo e ora l'Europa è
alla ricerca di nuovi modi per riprendersi dalla crisi. È alla ricerca inoltre,
di soluzioni sostenibili per le sfide future come il cambiamento climatico, i
progressi della trasformazione digitale e la crescente concorrenza globale. "Se
vogliamo essere in grado di fare il nostro dovere per i prossimi decenni, è
necessario riformare l'Unione europea affinché non sia un'unione che reagisce
poco e tardi a quello che accade nel mondo e nelle nostre società" ha affermato
Guy Verhofstadt, copresidente del comitato esecutivo e coordinatore della
delegazione del Parlamento europeo alla Conferenza. "La domanda principale
è: come possiamo rendere l'Unione europea pronta ad agire e a reagire nel mondo
di domani?

 



"Certificato COVID digitale dell'UE: La Commissione adotta
decisioni di equivalenza per i certificati del Vaticano e di San Marino.



La Commissione ha adottato
decisioni che garantiscono che i certificati COVID-19 rilasciati dallo Stato
della Città del Vaticano e da San Marino siano considerati equivalenti al
certificato COVID digitale dell'UE certificato COVID digitale dell'UE. Ciò
significa che entrambi i paesi saranno collegati al sistema dell'UE e che i
certificati COVID rilasciati dal Vaticano e da San Marino

 

saranno accettati nell'UE alle
stesse condizioni del certificato COVID digitale dell'UE. In pratica, i
titolari di tali certificati potranno utilizzarli alle stesse condizioni dei
titolari di un certificato COVID digitale UE. Contestualmente il Vaticano e San
Marino hanno dichiarato che accetteranno i certificati COVID digitali dell'UE
per i viaggi nei loro paesi. Didier Reynders, Commissario per la Giustizia, ha
dichiarato: "Sono lieto di constatare che altri paesi stanno attuando un sistema
basato sul certificato COVID digitale dell'UE. Da parte nostra stiamo adottando
misure concrete per riconoscere i certificati rilasciati da altri paesi terzi.
Tuttavia tali certificati devono essere interoperabili con il certificato COVID
digitale dell'UE e devono permettere una verifica della loro autenticità,
validità e integrità." Le decisioni della Commissione sull'equivalenza dei
certificati COVID del Vaticano e di San Marino sono disponibili online. Attualmente
la Commissione lavora anche per collegare altri paesi terzi controllando
l'interoperabilità dei certificati di tali paesi con il certificato COVID
digitale dell'UE e la possibilità di verificare l'autenticità, la validità e
l'integrità di tali certificati. La Commissione può adottare una decisione di
equivalenza che ne stabilisca l'equivalenza con il certificato COVID digitale
dell'UE.

fonte : Europa & Mediterraneo n.°31 del 04/08/2021

 
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